Pubblicato il

Essere empatici? Non è (solo) una questione genetica

Una recente ricerca dimostrerebbe che essere empatici non è una dote esclusivamente naturale ma una tendenza acquisita nel tempo

essere empatici
PeopleImages-istock

Spesso si tende a pensare che alcuni dei lati del carattere di una persona dipendano, in qualche modo, dal suo patrimonio genetico. Doti come l’empatia, ad esempio, vengono considerate delle tendenze naturali. Eppure, secondo una recente ricerca dell’Università di Cambridge, l’essere empatici avrebbe soltanto in piccola parte un fondamento genetico. Empatici, quindi, non si nasce, ma si diventa. O per lo meno è quello che sostengono gli studiosi che hanno condotto la ricerca. Il Telegraph ne ha riportato i risultati. Dimostrando che, molto spesso, il carattere è il frutto di una serie di fattori che vanno oltre il DNA.

Coppia infelice, empatia, crisi, amore

Ciò che ci circonda ci insegna ad essere empatici

La ricerca parla chiaro. Ci sarebbe soltanto una piccola percentuale di incidenza del patrimonio genetico nella capacità di comprendere e compenetrarsi negli stati d’animo delle altre persone. I geni influirebbero soltanto del 10% sulla possibilità di sviluppare tale tendenza. Tutto il resto dipenderebbe, dunque, da fattori di natura sociale. Fattori quali l’educazione e l’ambiente in cui si cresce e si vive. Secondo la tesi dei ricercatori, dunque, non saremmo altro che il prodotto dei valori che la famiglia, le persone e il contesto che ci circonda ci trasmetterebbero. Dalla ricerca, inoltre, sarebbe emerso che le donne si dimostrano, generalmente, più empatiche rispetto agli uomini. In ogni caso non è stato individuato alcun fattore genetico che spiegherebbe tale tendenza.

L’empatia non è scritta (solo) nel DNA

Per giungere a tale conclusione gli studiosi di Cambridge hanno analizzato la personalità ed il patrimonio genetico di 46.000 individui. Lo hanno fatto prendendo in considerazione i campioni di DNA prelevati dai clienti della società di genetica 23andMe. Hanno, poi, incrociato i dati di natura genetica con i risultati di un questionario somministrato ai soggetti, volto a misurare il livello di empatia di ognuno di essi. Confrotando i dati relativi all’intero campione esaminato è emerso che un decimo del quoziente di empatia (EQ) ha un fondamento genetico. Tuttavia non è stato possibile individuare i geni coinvolti nello sviluppo di un determinato livello di empatia. Tutto il resto dipenderebbe, dunque, da fattori di natura sociale.

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie PeopleTag