La parola d’ordine è free jumping, ovvero saltare in maniera scomposta, liberatoria e persino impegnativa dal punto di vista muscolare e fisico.
Questa sembra essere la chiave di una nuova disciplina sportiva che sposa il divertimento e l’euforia del ‘volo’ al movimento fisico. Il free jumping adesso arriva anche in Italia come sport indoor che induce a liberarsi dalle leggi gravitazionali (almeno per un attimo) e a passare il tempo libero in maniera diversa. Lo sport nasce in Australia e viene praticato con l’ausilio di veri e propri parchi divertimento coperti e costruiti su misura.
Free jumping: cos’è e dove praticarlo
Il 2 marzo ha aperto in Italia il primo e il più grande parco indoor dedicato al free jumping. Si chiama Bounce ed è alle porte di Torino.
Parliamo di 4.000 mq di adrenalina e divertimento allo stato puro con tappeti elastici, parkour e percorsi ad ostacoli. Ci si allena per mezzo di sequenze atletiche e di salti in varie posture e a seconda di varie altezze. Il lavoro muscolare è intenso. Si coinvolgono circa 400 muscoli e di solito ci si allena per circa un’ora. Nell’atto di librarsi in aria, il corpo ha poi lo slancio liberatorio tipico di un movimento fuori dai confini terrestri. E quindi anche l’effetto sulla psiche è di adrenalina acquisita e di divertimento immediato. Alcuni studi rivelano poi che il free jumping sia più efficace dello jogging in termini di benefici per la salute motoria. In aria però l’atmosfera è magnifica. Si possono compiere acrobazie oppure sfruttare la spinta per percorrere pochi centimetri di parete verticale. Tutto compiuto in una posizione che sfida le leggi della fisica.
In ogni modo non si tratta del classico momento di tempo libero passato fra addominali e squat. Per questo forse la febbre da free jumping conquisterà anche l’Italia. Per ora la curiosità può portare a provare qualche capriola amatoriale in un pomeriggio alternativo alla classica passeggiata domenicale. Scusate se è poco.