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I deodoranti sono dannosi per la salute?

Uno studio svizzero rivela i danni provocati dai sali di alluminio presenti negli antitraspiranti. E in Australia placano l’allarme

deodoranti
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Deodoranti indispensabili per la cura del corpo. Ma anche del tutto benefici? Secondo una ricerca condotta a Ginevra nel 206, no. Le sostanze “incriminate” sarebbero i sali di alluminio presenti negli antitraspiranti. Sostanze nocive alla salute, che potrebbero anche causare cancro alla mammella.

A calmare le acque dall’allarme “deodorante” gli studiosi australiani. Vediamo perché.

Deodoranti: freschezza “nociva”?

È uno dei prodotti più utilizzati. Applicato dopo la doccia, il deodorante ha il compito di proteggere dai cattivi odori della sudorazione. Oggi però, sappiamo che le sostanze chimiche presenti negli spray possono danneggiare la salute.

Parliamo di qualunque prodotto spray e in questo caso di detergenti per la casa e profumazioni per l’ambiente, oltre che al semplice antitraspirante. È ciò su cui si sono concentrati gli studiosi dell’Università di Melbourne in un’indagine su 1.100 persone.

Più di un quarto delle persone subisce reazioni negative alle sostanze chimiche presenti negli spray. E il 26% di loro crede di provare reazioni alle sostanze chimiche contenute nei deodoranti, compresi quelli per ambienti. Gli effetti collaterali comunemente riportati dalle sostanze chimiche “nocive” includono attacchi di asma, emicranie e problemi della pelle.

La professoressa Anne Steinemann, autrice principale della ricerca australiana, ha dichiarato a NewScientist : “Siamo continuamente esposti a queste sostanze chimiche”. “Ma le persone potrebbero non rendersi conto delle conseguenze. E scoprirsi “sensibili” a queste sostanze troppo tardi”. Gli scienziati hanno poi rivelato che il numero di persone con una sensibilità diagnosticata a queste sostanze chimiche è quadruplicato in 16 anni.

Un’indagine simile condotta nel 2002 ha dimostrato che solo 3% dei partecipanti aveva dichiarato al proprio medico di avere molteplici sensibilità chimiche. Il problema risiede in una patologia non ancora riconosciuta: la MSC, ovvero la Sensibilità Chimica Multipla.

Cos’è la MCS

Si tratta di una sindrome immuno-tossica infiammatoria scatenata da un’esposizione agli agenti chimici. Parliamo di composti chimicamente presenti nell’ambiente (soprattutto in caso di inquinamento e smog) come insetticidi, pesticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti personali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non riconosce ancora la MCS come una malattia, pur essendo a conoscenza di numerosi studi che provano la sua esistenza e il Parlamento Europeo la include tra le patologie in aumento che dipendono da fattori ambientali.

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In aumento il numero di persone che soffre di MCS a causa delle sostenze contenute nei profumi di molti prodotti di igiene personale e della casa

In uno studio pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine, circa 295 dei 1.137 adulti intervistati ha affermato di aver subito reazioni fisiche a questi componenti. Quasi il 60% dei volontari con MCS ha ammesso di aver dovuto rinunciare ad andare nei bagni pubblici che usano profumi. E oltre la metà dei 145 partecipanti alla diagnosi ha rivelato che non potevano più lavarsi le mani con un sapone profumato.

I ricercatori hanno ora ipotizzato che circa 55 milioni di adulti negli Stati Uniti – circa il 16% – soffrono di MCS. Il professor Steinemann ha aggiunto: “La MCS è una malattia grave e potenzialmente invalidante diffusa e in aumento nella popolazione degli Stati Uniti”.

Il Mail online ha recentemente riferito che l’utilizzo di deodoranti intimi è aumentato di circa il 2000% in sette anni. E gli esperti hanno avvertito dei danni che l’uso eccessivo di questi prodotti possono causare. Eczemi cutanei compresi.

Lo studio di Ginevra

Ma c’è di più. Uno studio pubblicato a settembre 2016 ha rilevato che potrebbe esserci un aumento del rischio di cancro al seno causato da composti di alluminio negli antitraspiranti.

Questi composti bloccano temporaneamente le ghiandole sudoripare, ma possono accumularsi nel tessuto mammario e produrre alcuni effetti simili agli estrogeni. André-Pascal Sappino, co-autore dello studio dell’Università di Ginevra, ha esaminato cellule mammarie umane isolate. Successivamente ha replicato gli studi su topi. I risultati hanno rivelato che l’utilizzo dei deodoranti contenenti sali di alluminio a lungo termine può provocare tumori.

Molti esperti hanno però rilevato difetti nello studio svizzero, affermando che non è necessario vietare i deodoranti con sali di alluminio. Necessario invece, appurare se si è soggetti alla MCS. In questo caso, non saranno solo i deodoranti a dover sparire dalle case.

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