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Alito cattivo, ecco i motivi e i cibi che lo causano

L’alitosi colpisce una persona su quattro, che spesso ignora il problema e non fa nulla per porvi rimedio

alito cattivo
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Avere l’alitosi e non accorgersene è un problema abbastanza comune, poiché è molto difficile percepire da soli un alito cattivo. L’evoluzione ha fatto sì che il nostro corpo sia progettato in modo da non rilevare il proprio odore. I sensi si abituano all’odore del nostro stesso respiro e questo ci aiuta a distinguere rapidamente strani odori senza essere sopraffatti dai nostri. Perciò è abbastanza frequente che chi soffre di alitosi non ne sia consapevole e per amici e parenti può essere imbarazzante informarlo del problema.

Come rilevare un alito cattivo

Mettere la mano davanti alla bocca, alitare e poi odorare il nostro respiro non è un buon metodo per rilevare l’eventuale alito cattivo. Esistono invece test più efficaci. Il primo è “il test del cotone”. Puliamo la superficie superiore della lingua con un pezzo di garza di cotone e annusiamolo. Se c’è un odore sgradevole e una macchia giallastra sul cotone, è probabile che ci sia un livello elevato di produzione di solfuro e alito cattivo. Possiamo altrimenti leccare il dorso della mano, lasciarlo asciugare per 5-10 secondi e poi annusarlo. E, ancora, tirar fuori la lingua il più possibile di fronte allo specchio e ispezionarla. Se la parte posteriore è biancastra, potrebbe essere un segno di alito cattivo.
Il modo migliore per identificare veramente la fonte di alitosi cronica è comunque una diagnosi professionale da parte di un dentista o un dottore.

Quali sono le cause

Il Daily Mail rivela che nel Regno Unito una persona su quattro soffre di alitosi. Il problema può colpire chiunque, anche chi ha un’ottima igiene orale. Questo perché può dipendere dal cibo che mangiamo, i farmaci che prendiamo e le abitudini di vita. Tutto ciò influisce sulla formazione di un ambiente favorevole ai batteri anaerobici, che producono zolfo e quindi alito cattivo. Ci sono molte cause sottostanti di alitosi, ma il più comune tende ad essere una bocca secca, infatti il problema è molto diffuso al risveglio data la scarsissima produzione di saliva durante il riposo notturno. Spesso secchezza e mancanza di saliva sono causate da fumo, alcol, parlare a lungo, russare, etc.

Alito cattivo e malattie

Secondo gli studi, circa il 10% di tutti i casi di alitosi sono causati da alcune malattie. Gli individui che soffrono di diabete, malattie polmonari, malattie renali, cancro, malattie del fegato, infezioni del tratto respiratorio o disturbi metabolici spesso soffrono di alitosi cronica a causa della secchezza delle fauci. Sinusite, polmonite, bronchite, gocciolamento nasale e polipi influenzano le vie respiratorie e possono anche contribuire al problema. Altre malattie comuni associate con l’alitosi includono l’odore nasale e calcoli tonsillari, infezioni da lieviti della bocca e malattie gengivali. Alcuni farmaci come antidepressivi, farmaci per la pressione alta e antistaminici possono influenzare la secchezza orale. Si noti, tuttavia, che l’alitosi è raramente associata a malattie potenzialmente letali.

Alito cattivo e cibi

Contrariamente alla credenza popolare, l’alitosi non viene dallo stomaco. Non ci sono tubi aperti che collegano l’intestino crasso, l’intestino tenue e lo stomaco all’esofago e alla bocca. Tuttavia, alcuni cibi possono contribuire a peggiorare il problema. Tra questi primeggiano cipolle e aglio perché contengono composti maleodoranti di zolfo. Poi ci sono i latticini, carne e pesce contenenti proteine dense, che vengono utilizzate come fonte alimentare dai batteri anaerobici che producono zolfo. Anche zuccheri raffinati e trasformati forniscono una fonte di cibo per i batteri. Caffè e succhi, infine, sono sconsigliati perché acidi e forniscono a questi batteri un ambiente di riproduzione ideale.

Un aiuto con l’alimentazione

Fare cinque pasti al giorno e mangiare cibi ricchi di fibre aiuta a prevenire l’alitosi. I prodotti freschi contengono vitamine e minerali che creano denti forti e duraturi. Gli alimenti abrasivi aiutano a liberarsi dalla placca che causa cattivo odore, come se si stesse lavando i denti mentre si mangia.
Frutta e verdura ad alto contenuto di vitamina C aiutano a ridurre la placca in bocca e promuovono la salute delle gengive, riducendo il rischio di gengiviti. Poiché questi alimenti hanno un elevato contenuto di acqua, promuovono la produzione di saliva in bocca, che batte la bocca asciutta ed elimina l’alitosi.
Mele, sedano e carote, insieme ad altri prodotti freschi lavoreranno per “spazzolare” i denti poiché contengono un alto livello di buon amido che sciacqua la placca dentale e sono ricchi di vitamine e sostanze nutritive che manterranno le gengive sane.
Ricordiamo sempre che rimanere idratati è un fattore chiave per mantenere la bocca sana.

Fonte:dailymail.co.uk

Buone abitudini e rimedi

Un’igiene orale profonda è il miglior punto di partenza per combattere l’alitosi. È fondamentale spazzolare bene i denti dopo i pasti principali e togliere eventuali residui di cibo con il filo interdentale o con lo scovolino preferibilmente prima di andare a dormire. Ma l’igiene dentale deve essere accompagnata da una serie di buone abitudini. Prima fra tutte bere molto: acqua e saliva, infatti sono il rimedio naturale più efficace poiché contribuiscono a ripulire il cavo orale e i denti, eliminando i batteri. Per questo motivo, può essere utile l’uso di gomme da masticare e caramelle senza zucchero che stimolano la produzione di saliva, oppure dei chiodi di garofano da masticare all’occorrenza o in un infuso.
Un grande alleato contro l’alitosi è lo zenzero. Il gingerolo, ossia la sostanza chimica che conferisce a questa radice il suo particolare sapore, assicura un alito fresco stimolando un enzima contenuto nella saliva che, oltre a eliminare le molecole responsabili dell’alito cattivo, migliora anche il retrogusto lasciato dal consumo di alcuni cibi o bevande come il caffè.

Decotti e tisane sono un vero toccasana e non solo per eliminare l’imbarazzante problema dell’alito cattivo. Infatti, rappresentano un’ottima occasione di relax da soli o in compagnia. Si può attingere a una miriade di piante ed erbe aromatiche con proprietà antisettiche. Utilizzando menta, eucalipto, finocchio o anice, oltre a regolare la digestione e stimolare le secrezioni biliari e salivari, si ottiene un’azione rinfrescante. Con salvia e rosmarino si blocca la proliferazione batterica e le infiammazioni della bocca. Da arancia amara, limone e mandarino si può ricavare un olio essenziale efficace contro la carica microbica orale.
Ma mentre una tisana può essere un modo anche per coccolarsi o prendersi una pausa durante la giornata, ci sono delle azioni che non dovrebbero mai mancare nella routine quotidiana per chi ha problemi di alitosi, come l’utilizzo regolare di un collutorio. Efficaci e rinfrescanti sono quelli a base di menta piperita, limone, mirra, bergamotto, salvia. Ma se lo si vuole preparare in casa, ecco qualche semplice proposta.

Un ottimo antibatterico grazie all’elevato contenuto di clorofilla è il prezzemolo. Per preparare un collutorio, basta portare a ebollizione per dieci minuti due tazze d’acqua con qualche rametto di prezzemolo e due o tre chiodi di garofano interi. Il decotto va poi filtrato e lasciato raffreddare prima dell’utilizzo.
Per un collutorio all’olio essenziale di tea tree, sciogliere 10-15 gocce sotto forma di lozione al 15% in mezzo bicchiere d’acqua. In alternativa, si possono aggiungere poche gocce di olio essenziale al normale dentifricio.
Il bicarbonato è l’ideale per neutralizzare gli acidi che si accumulano sulla parte posteriore dei denti e sotto la lingua. Per il collutorio basta sciogliere mezzo cucchiaio di bicarbonato in un bicchiere grande d’acqua oppure metterne una piccola quantità direttamente sullo spazzolino per lavare i denti.

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