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Primavera, l’inquinamento cancella i profumi dei fiori

Un recente studio dimostrerebbe che i fiori di primavera non profumino più come un tempo a causa delle messioni dannose dei motori

Profumo di primavera
_chupacabra_-istock

Siamo ormai nel pieno della primavera. E ci si aspetterebbe di sentire il canto degl uccellini, il tepore del sole, il profumo dei fiori. Già, il profumo dei fiori. Ci sono generazioni che ormai lo conoscono a malapena. I fiori del nuovo millennio sembrano non profumare più. E quel proverbio che spiega come si stesse meglio in passato, quando non si godeva ancora di tante comodità e tanto benessere, non sembra più tanto un luogo comune a cui si appelleno i nostalgici delle passate generazioni. Sembra una vera e propria constatazione, per lo meno dal punto di vista botanico. Lo sostengono anche gli scienziati che, in base ad una recente ricerca, hanno individuato nell’inquinamento il “divoratore” del profumo dei fiori. Il Daily Mail spiega perchè.

La primavera non profuma più per colpa dell’inquinamento

Un recente studio britannico ha analizzato l’attuale situazione legata ai livelli di inquinamento ed al profumo dei fiori. Ed ha confermato che, in effetti, un tempo l’effluvio che emanava dalle piante primaverili era molto più intenso. La sua ricerca lo avrebbe condotto alla conclusione che il colpevole di tale appiattimento degli odori sia proprio l’inquinamento. Ed in particolare una sostanza ad esso legata, l’ossido di azoto (NOX).  Viene emesso nell’aria con i fumi dei motori diesel e danneggia i composti che generano i profumi. Ostacolandone, dunque, la percezione a distanza. Tra le specie colpite si distinguono narcisi, rose, bocche di leone, gigli e lavanda.

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Le conseguenze dell’annientamento dei profumi

Se il fatto di non sentire più il profumo dei fiori a primavera provoca dispiacere, non è certamente il rammarico il principale problema legato a questo fenomeno. Il dott. Robbie Girling dell’Università di Reading ha rilevato, infatti, che l’appiattimento dei profumi potrebbe essere nocivo per le api. Lo studioso, che sta conducendo una ricerca sulle emissioni del gasolio, ha riportato le preoccupazioni rappresentategli da alcuni apicoltori i quali sostengono che anche negli orari di punta è sempre più difficile distinguere i profumo dei fiori. Ma le api individuano i fiori da impollinare proprio attraverso i profumi generati dalle sostanze chimiche che rilasciano. L’impossibilità a percepire il profumo dei fiori, dunque, potrebbe rivelarsi una delle principali cause del loro declino.

 

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