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Spese, gli italiani le annotano ancora su carta

Una recente ricerca dimostra che la maggioranza della popolazione preferisce non sfruttare le potenzialità della tecnologia per tenere sotto controllo le spese quotidiane

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Ufficio Stampa Facile.it -noesis

Le spese quotidiane sono un vero flagello per molte famiglie che si ritrovano ogni gorno a dover fare i conti per far quadrare il bilancio. Per tenere sotto controllo le uscite e non rischiare di spendere più di quanto si possa fare, in molti mantengono la sana abitudine di annotare diligentemente ogni spesa sostenuta. Ma nonostante l’avvento della tecnologia, che offre un valido aiuto in termini di praticità e di calcolo, molti preferiscono affidare le loro spese quotidiane alla cara vercchia agenda cartacea. Lo ha scoperto il portale Facile.it che ha commissionato alla mUp Reserach una ricerca sull’argomento. Il noto comparatore di prezzi ha voluto analizzare le abitudini degli italiani per la catalogazione delle spese. E nel farlo si è accorto che in pochi sfruttano i vantaggi offerti dalla tecnologia.

Carta e penna per annotare le spese

Il foglio di calcolo fa i conti per noi. Evita di ammucchiare fogli di carta risparmiando spazio. E riduce il rischio di smarrire appunti e ricevute. Eppure sono pochi gli italiani che hanno scelto di sfruttarne le potenzialità per annotare le spese quotidiane. La maggior parte delle persone che hanno preso parte all’indagine, infatti, preferisce affidarsi a carta e penna. Il 38% degli intervistati sceglie questo metodo. Seguito dal 31% di coloro che, invece, sono passati al PC. Il distacco non sembrerebbe abissale. Ma se si considera che il 24% sceglie di conservare gli scontrini mentre solo il 7% usa lo smartphone, appare chiaro che la tecnologia in questo ambito viene battuta in maniera schiacciante dai metodi “classici”.

A Nord-Est i più “tecnologici”

In ogni caso, è emerso che la stragrande maggioranza della popolazione tiene nota delle spese sostenute. In un modo o nell’altro. Si registra una maggiore attenzione al Nord-Ovest, dove il 72,9% degli intervistate non dimentica di tenere i conti. Segue il Nord-Est, con il 70,9%. Leggermente distaccati Sud e isole con il 63,5%. Fanalino di coda il Centro con il 62,9%.Si registrano differenze anche nei metodi di annotazione preferiti. Al Nord-Ovest, infatti, si seglie più di frequente la classica agenda. In Centro Italia, invece, è più diffusa l’abitudine di conservare gli scontrini. I più tecnologici, invece, sono gli interevistati del Nord-Est dove si registra una preferenza per il foglio di calcolo e dove di concentra la percentuale più elevata di chi utilizza lo smartphone.

Donne, giovani e famiglie sono i più attenti alle spese

Le più diligenti sembrano essere le donne che nel 68% dei casi si assumono il compito di monitorare le spese della famiglia. Ed anche in questo caso è la carta a vincere con un bel 43% contro il 37% del campione maschile. I più attenti alle spese sono gli intervistati tra i 45 e i 54 anni che nel 71% dei casi non dimenticano di annotare gli importi. Seguono i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni, con il 69% di “diligenti”. Gli over 65, con il 61%, sono la fascia di età meno propensa a catalogare le spese. Le famiglie sono, naturalmente, le più attente alle uscite. Seguite immediatamente dalle coppie senza figli e, in coda, dai single.

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