Tutti conoscono perfettamente il gin tonic. Un cocktail talmente famoso che sarà stato assaggiato, almeno una volta nella vita, da tutti. Magari con un po’ di lime. Pochi, però, sanno che con il gin si sposano tanti altri frutti, essenze. Come il melone. E non solo.

Ma facciamo una doverosa premessa, alla scoperta di questo drink dalle origini antiche, ma il cui boom risale ad appena 30 anni fa. E’ durante negli anni Ottanta e Novanta, infatti, che spopola, soprattutto tra i locali parigini. La composizione “base” è la seguente: un terzo di Gin, due terzi di acqua tonica. E poi cubetti di ghiaccio e una fettina di lime.

Melone, olio e pomodoro per dare nuove linee di gusto e consistenze…

Sam Carter, ambasciatore del marchio senior del gin Bombay Sapphire, sostiene che una fetta di melone può essere altrettanto buona. Al pari del limone o del lime. Questo per via del suo colore brillante e del suo sapore sempre fresco.

Per l’esattezza ha detto: “amo il melone perché è così fresco, ha un colore così vivace. E’ un frutto divertente e insolito. Mi piace mettere qualcosa in un gin tonic che la gente non si aspetterebbe. Con il gin si ha un sapore amarognolo, terroso e asciutto. La dolcezza del melone può essere bilanciata in modo naturale”.

Si può quindi aggiungere una lunga fetta di melone. O un po’ di liquore al melone. E ancora un po’ di succo di pompelmo rosa al classico gin tonic con quella fetta di cetriolo. Ma non solo. Carter suggerisce anche di aggiungere un po’ di olio d’oliva al cocktail. Questo prezioso ingrediente donerebbe nuove linee di gusto in quanto contribuirebbe alla creazione di una consistenza diversa del drink.

Su ciò sottolinea: “il gin tende a dare una consistenza cremosa, burrosa e liscia. L’olio d’oliva, invece, può aggiungere una consistenza reale, in particolare evidenziando le note erbacee del ginepro”. Si può guarnire, in questo caso, con basilico e, addirittura, pomodorini. Si rischierà l’effetto insalata? Comunque, da provare.