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Amori in crisi, gli otto segnali da non sottovalutare

Ecco le “bandiere rosse” che, secondo gli esperti, fanno capire che l’amore, quello vero, è già finito…

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Durante una relazione quali sono le bandiere rosse degne di attenzione? Quelle che ci fanno preoccupare? Quelle che ci devono portare a lasciar perdere? Quelle che sottolineano una crisi? Alcuni esperti di relazioni ne citano 8. Di queste alcune sorprendentemente comuni. Ma mai banali. E bisogna sottolinearle, perché dall’esterno è tutto chiaro. Mentre all’interno è tutto oscuro.

Crisi di coppia: gli specialisti sottolineano otto segnali da valutare

1. Giustificare il proprio cattivo comportamento.
Bandiera rossa infallibile questa. Perché ci sono persone che tendono a giustificare alcuni pensieri o azioni anche se, personalmente, sono giudicati sbagliati. Già, perché la nostra mente possiede una funzione simile al Photoshop, rifiutando comportamenti o immagini non in linea con le proprie opinioni.

2. Non si discute mai.
E’questa forse la bandiera rossa che indica una relazione a breve termine, cioè si rinuncia a raccontare i problemi. Piccoli o grandi che siano. Certamente è essenziale in una coppia l’ascolto vicendevole. Ognuno deve avere l’opportunità di manifestare il proprio punto di vista durante una mirata discussione su determinati problemi. “La comunicazione è la chiave”. Senza di questa non si possono superare le difficoltà.

3. Constatare che i propri limiti non vengono ascoltati.
Non è accettabile un tale atteggiamento. Non si può permettere che l’altro prevarichi un confine imposto. Scappare è la giusta raccomandazione. Alcuni esempi? Essere costretti ad andare oltre sessualmente, pur avendo comunicato la propria riluttanza. Oppure essere obbligati ad un incontro nonostante la confessata indisponibilità. Ma anche essere forzati ad incontrare familiari o amici.

4. Imporsi sull’altro.
E’ senza dubbio un pericoloso atteggiamento quando si tende ad avanzare pretese in un relazione in cui si è uguali. E’ una situazione in cui qualcuno vuole usare l’altro. Sono cose che accadono nei matrimoni, ma anche nelle lunghe relazioni. C’è chi si prodiga costantemente a soddisfare abbondantemente i bisogni dell’altro, ma riceve pochissimo in contraccambio. E’ evidente lo squilibrio. Solo l’egoista, in quanto soddisfatto, in tal caso riesce a godere.

Crisi in amore? Il cuore conosce sempre la risposta.

5. Il cuore percepisce qualcosa di sbagliato.
Proprio così. Allorché le vittime lungo lo scorrere del tempo rilevano la persistenza di abusi o di atteggiamenti non piacevoli si deve cominciare a riflettere. Serve quindi dare ascolto al proprio istinto. E fidarsi di esso. Rifarsi alle relazioni passate significa trovare la chiave giusta di lettura dei comportamenti.

6. Qualsiasi interesse è per loro.
Se tutto è concentrato sull’altro è un vero abuso di potere. Qualche esempio? A volte si pensa di raccontare qualche ferita subita, provocata indifferentemente da parole o fatti, ma non si riceve l’auspicato ascolto e la relativa comprensione. Anzi, in contraccambio, addirittura, si viene accusati di altrettante ferite e turbamenti.

7. Non va bene neanche l’eccessiva critica nei confronti degli ex.

Chi è solito raccontare il vissuto con un partner precedente non cambia molto probabilmente nelle successive relazioni. Quindi descriverà l’attuale relazione come quella precedente e riserverà all’attuale amante lo stesso trattamento di quello precedente. E via dicendo.

8. Negare e criticare costantemente.
A volte si può intraprendere una relazione con chi è solito manipolare le emozioni. E, in tal caso, si perviene a sentimenti negati, criticati o respinti. Cosa fare per mantenere la pace e per poter resistere? Si è costretti a “cedere”. Chiaramente, a scapito della propria autostima.

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