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File d’attesa, italiani tra i più propensi a non rispettarle

File al museo o per visitare un monumento? Ecco i diversi atteggiamenti delle persone in coda

File d'attesa, gli italiani i meno ligi
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Anche in materia di file d’attesa vale il detto “paese che vai usanza che trovi”. Infatti l’atteggiamento delle persone in coda per visitare attrazioni, luoghi storici e siti di interesse varia in base all’età, al sesso e alla provenienza.  È quanto emerge da un’indagine di TripAdvisor, il sito per la pianificazione e la prenotazione dei viaggi, che ha intervistato 6.000 persone tra cui 1.000 viaggiatori italiani.

Va da sé che le file d’attesa, se prolungate, possono diventare parecchio stressanti. Complici l’alta stagione e il caldo estivo sono in grado di rovinare la giornata. Eppure si possono evitare. Basta prenotante on line in anticipo. Ormai quasi ogni tour è prenotatile direttamente sul sito. Nonostante questo sembra che l’80% delle prenotazioni di attrazioni avvengono offline. A dimostrazione che, pur non amando le code, la gente non si muove in anticipo per evitarle.

FILE D’ATTESA, COME SI COMPORTA LA GENTE

L’Italia si guadagna la seconda posizione sul podio dei viaggiatori più inclini a saltare la coda (40,2%). Alle spalle della Spagna, prima con il 55,7%. E a breve distanza dalla Francia che si posiziona terza con il 39,8%. I più ligi al dovere risultano essere gli inglesi: solo il 27,4% ha trasgredito alle regole della fila.

CHI SALTA LE CODE

Sono 2 su 5 gli italiani che almeno una volta nella vita hanno provato a superare le persone in coda. E guadagnare posizioni senza rispettare la fila per risparmiare tempo. Analizzando ulteriormente i dati, però, emergono molte differenze tra i cittadini del Bel Paese legate al profilo anagrafico degli intervistati. Gli uomini sono tendenzialmente più portati a saltare le file rispetto alle donne. Si tratta del 44% contro il  37%. Le vecchie generazioni hanno più rispetto per la coda rispetto ai giovani.

LE REAZIONI

Nell’affrontare le persone che saltano la coda gli uomini italiani sono più diretti. Sorridono educatamente mentre si guida il trasgressore con fermezza alla fine della coda. Le italiane invece nella maggior parte dei casi non affrontano il saltatore di coda. Piuttosto esprimono il loro disappunto e fanno commenti piccati sottovoce. Le persone più mature, dai 55 anni in su, sono più propensi a ritenere questo gesto come il massimo delle cattive maniere. I viaggiatori di età compresa tra i 25 e i 54 la ritengono un’azione vergognosa che fa molto innervosire.

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