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Milano alternativa, cosa fare di diverso

Tour inediti che portano alla scoperta degli angoli più suggestivi e meno conosciuti della città

Milano alternativa con il tour dei murale
© NYX MILAN

Sono itinerari artistici e culturali inediti, fuori dal centro e dai più tradizionali circuiti dell’arte quelli proposti per scoprire una Milano alternativa. Tutto partendo dallo Street Hotel NYX Milan di Piazza IV novembre. Luoghi suggestivi, segreti e bellissimi che vengono svelati tra stupore e appagamento.

Come scoprire una Milano alternativa

Lo street hotel nato nel cuore del capoluogo meneghino è il punto di partenza ideale. Pensato per amplificare una nuova idea di ospitalità dentro e fuori le sue mura, possiede spazi in continuo dialogo con la città ed ospita eventi che animano gli ambienti comuni di giorno e di notte. Gli itinerari non scontati sono stati pensati in collaborazione con Waam, una realtà milanese specializzata nel proporre grandi tour alternativi ai soliti percorsi. Sono basati sulla filosofia di giri totalmente personalizzabili.

Cosa fare di diverso a Milano

Tra le idee più artistiche spicca la visita guidata per ammirare murales e graffiti. Anche la Milano Street Art ha trasformato gli spazi milanesi in musei a cielo aperto. E, come all’estero, si sono creati lavori che sono diventati vere opere d’arte. Ad esempio i muri mutati in tele open air del quartiere Leoncavallo. E le favole scritte dal surrealismo moderno di Zed1. O i murales di Pao, Ozmo, Abominevole, Microbo, nelle zone di Lambrate e del parco della Martesana.

E dopo Milano si può andare alla scoperta di Monza

Un’altra idea di architettura alternativa si ammira nel cuore del quartiere della Maggiolina. Situato in posizione periferica si trova lontano dalle attrazioni del centro. Qui le case sono a forma di igloo e forma di funghi. Ma l’attenzione viene rapita anche dalle vestigia di Villa Mirabello, una vecchia cascina quattrocentesca appartenente a personaggi illustri. Da semplice casa di campagna è stata trasformata in dimora privata. Ma anche utilizzata come piccola fattoria, Oggi è sede di uffici e di una casa di riposo che spicca per il cortile interno e il giardino.

C’è poi il razionalismo di Villa Figini, una struttura su piloni che la rialzano dal suolo dando l’impressione di ammirare una moderna palafitta. Fascino e poesia sprigionano dalla Cassina de’Pomm: la si trova in un angolo di periferia in fondo a via Melchiorre Gioia, dove il Naviglio della Martesana scompare sotto la strada. Da non perdere la Chiesa Rossa, opera dovuta al rinnovo della chiesa parrocchiale progettata da Giovanni Muzio negli Anni Trenta, con il tocco dell’artista americano Dan Flavin.

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