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Gonfiore addominale, come combatterlo

Per avere un ventre piatto, basta ridurre il consumo di frutta e verdura, tenere sotto controllo lo zucchero e le intolleranze alimentari

gonfiore addominale
Courtesy of©offstocker/iStock

Alzarsi al mattino e andare a dormire alla sera con una pancia dolorante non è piacevole. Oltre a rendere nero l’umore compromette anche il corretto svolgimento delle quotidiane attività. Come si spiega il tutto e, soprattutto, come fare al fine di scongiurare il problema del gonfiore addominale?

Gonfiore addominale, come avere un ventre piatto

Ad affrontare l’argomento è stato il sito Healthista che ha chiamato in causa il nutrizionista Rick Hay. A suo avviso, al fine di attenuare i sintomi entro 24 ore, sarebbe bene iniziare a prestare maggiore attenzione agli ingredienti contenuti negli alimenti. Succhi, frullati e cereali acquistati in negozio sono dei falsi amici. Spesso, infatti, si pensa che siano poco calorici e salutari. Sbagliato. In realtà lo zucchero aggiunto rappresenta una vera e propria minaccia. Come lo xilitolo, un edulcorante che, se consumato in eccesso, può nuocere l’intestino.

Meglio non esagerare con frutta e verdura

Anche esagerare con frutta, verdura e legumi potrebbe causare un fastidioso gonfiore addominale. Il motivo? Sono ricchi di fibre alimentari. Se però si eccede il rischio è quello di sovraccaricare il sistema digestivo. Le conseguenze? Flatulenza, crampi e disturbi intestinali.

Mai sottovalutare poi le intolleranze alimentari. Spesso portano ad essere particolarmente sensibili a determinati alimenti. I sintomi includono dolore alla pancia, gonfiore, gas o diarrea.

Intolleranze, come riconoscerle

Nei casi più gravi possono provocare eruzioni cutanee e prurito. Le persone che manifestano fastidi dopo aver consumato prodotti lattiero-caseari potrebbero essere intolleranti al lattosio. Coloro che, invece, manifestano sintomi dopo il consumo di pane potrebbero avere un’intolleranza al grano. Oppure reagiscono al glutine. Altri potrebbero essere intolleranti alle sostanze chimiche o agli additivi alimentari come l’alcol, la caffeina, i dolcificanti artificiali, il glutammato monosodico (MSG) o l’istamina.

Come rendersene conto? Basta provare la dieta di eliminazione. Se si ha anche solo un vago sospetto di quali alimenti potrebbero causare fastidi basta provare ad escluderli. E’ sufficiente un periodo di prova pari a due o quattro settimane. Terminato il test, vanno reintrodotti per verificare se i sintomi si ripresentano.

I cibi del benessere

E’ bene anche conoscere i cibi che, invece, potrebbero favorire il benessere. Come l’aloe il cui succo ha proprietà anti-infiammatorie: può fornire sollievo in caso di gonfiore addominale.

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Il succo è facile da assumere ed è anche a rapido assorbimento” – ha svelato Hay. Inoltre si potrebbe ricorrere a una compressa di enzimi digestivi prima di cena. Facilita il processo digestivo. E’ però possibile ottenere gli stessi risultati ma in modo naturale. Come? Semplicemente mangiando un’insalata a base di foglie di radicchio.

Dopo cena, invece, si può bere una tazza di tè al dente di leone. Può essere un diuretico efficace e aiutare a ridurre la ritenzione dei liquidi. Non solo. Può anche purificare il fegato e attenuare il bruciore di stomaco così come altri disturbi digestivi.

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