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Vita frenetica, lo stress è colpa del troppo lavoro

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Probabilmente è un assunto ovvio: una vita frenetica causa stress. La colpa è dei troppi impegni, non abbiamo più tempo da dedicare a noi stessi. Mangiamo di corsa, andiamo in palestra, lavoriamo sempre. E se alzassimo per un attimo il piede dall’acceleratore?

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Vita frenetica, siamo veramente troppo occupati?

Siamo troppo occupati per incontrarci per un drink. Per chiamare le nostre mamme. Per trovare l’amore. Ci lamentiamo, e farlo ci piace. Siamo costantemente senza fiato, fare gli straordinari a lavoro diventa quasi una gara. Manderemo al 100% un’email collettiva prima di tornare a casa, per far sapere a tutti che alle 22:36 stiamo ancora lavorando. Tutto questo però è tossico.

Uno studio, condotto da ricercatori dell’Università di Londra, ha esaminato le abitudini di lavoro e ha scoperto che essere sempre occupato è un male per la carriera. Coloro che hanno riferito di lavorare “molto intensamente” sono stati associati a risultati di carriera peggiori. Quindi la persona che rimane a fare gli straordinari ogni notte potrebbe non essere più brava nel proprio lavoro. Occupato, sì. Produttivo? Probabilmente no.

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Vita frenetica, lo stress non aiuta i risultati

E non c’è da meravigliarsi. Essere occupato e stressato non è affatto favorevole all’ottenimento di risultati. Marc Jones, professore di Psicologia alla Manchester Metropolitan University, afferma che lo stress può avere un impatto negativo sulle prestazioni sul lavoro in vari modi. “Sotto stress potremmo diventare irritabili e avere un impatto sui nostri rapporti con i nostri colleghi. Potremmo diventare incapaci di concentrarci. Lo stress cronico può significare che dormiamo meno o assumiamo comportamenti non salutari, come bere troppo o mangiare cibo spazzatura”.

Inoltre, la tecnologia consente alle persone di restare connesse al lavoro durante il tempo libero.  Questo rende molto difficile, se non impossibile, separarsi psicologicamente dal lavoro. Non basta una settimana di ferie per rigenerarsi.

Allora, perché siamo tutti così ossessionati dall’essere occupati? Più siamo occupati, più siamo importanti e questo ci dà l’impressione di essere inestimabili. Diciamo a tutti quanto siamo impegnati a proteggerci, a proteggere il nostro lavoro e a proteggere il nostro carattere. Ma chiunque può essere impegnato a svolgere compiti assolutamente inutili. Occupato non significa più valore o lavoro migliore. A volte può significare il contrario.

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