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Ostrica, i consigli (e un viaggio) per degustarla al meglio

Simbolo di lusso e di gusto, sono perfette da mangiare anche durante le feste natalizie. Ecco come gustarle e dove scoprirle…

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Altro che vino: per Casanova è l’ostrica il vero “nettare degli Dei”. Famose per essere particolarmente afrodisiache, sono simbolo assoluto di lusso e di gusto. Ma occorre prestarvi attenzione, perché sono un alimento delicato e facilmente deperibile. E’ per questo che Logis, la prima catena di albergatori e ristoratori indipendenti in Europa, propone alcune dritte culinarie dello chef Anthony Hardy dell’hotel Logis Chateau de Sable di Porspoder, in Bretagna.

Quali sono le differenze principali tra le varietà più pregiate? L’elemento che presenta maggiori differenze è la texture, la sensazione percepita in bocca. Un altro aspetto fondamentale è chiaramente il sapore. A seconda della varietà, infatti, si possono individuare note più o meno intense di iodio. Oppure di nocciola, o ancora di alghe. La “Belon”, ad esempio, tra le più quotate in assoluto e originaria della baia bretone di Morlaix, presenta proprio questa sfumatura di sapore.

Per scegliere le migliori, un utile trucco è quello di battere leggermente sulla superficie del guscio. Non deve “suonare” vuoto. E le valve devono assolutamente essere chiuse. Una volta aperte, il mollusco deve ritrarsi, se viene toccato. Inoltre, è necessario considerare il periodo dell’anno. Da settembre ad aprile, infatti, le ostriche hanno odore e sapore particolarmente gradevoli.

Dovrebbero essere consumate al naturale, senza nessuna aggiunta. Se si volesse però sperimentare comunque un abbinamento, si possono accompagnare ad una fetta di pane con burro semi salato. Un’alternativa più inedita è invece quella di osare, consumandole in tandem con il manzo.

Un viaggio in Bretagna alla scoperta dell’ostrica

A proposito dello chef Hardy, dei suoi preziosi consigli e di Porspoder, se siete affascinati dalle impressionanti scogliere e dall’immensità dell’oceano, ma volete concedervi anche un break di interesse culinario, magari proprio a base di ostriche, la Bretagna è uno scrigno di esperienze sensoriali. Alcune location per ammirare i panorami e degustare le specialità locali possono quindi essere L’Hotel SPA La Butte, con ristorante di alto livello e SPA a Plouider.

Sempre in questo lembo di territori selvaggi si trova Porspoder, con l’Hotel Le Château de Sable. Per unire i paesaggi mozzafiato ad un menu estremamente interessante. Letteralmente les pieds dans l’eau è il soggiorno che offre invece l’hotel vista mare Les Mouettes. In questa zona si trova infine anche Fouesnant, un borgo che si affaccia sull’omonima, splendida baia, con l’Hotel Belle Vue.

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