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Geometric Abstraction di Emilio Cavallini a Milano

Interface HUB/ART

Geometric Abstraction è la mostra che presso Interface HUB/ART ripercorre la storia creativa di Emilio Cavallini dal 1970 ad oggi. Nato a San Miniato nel 1945 Emilio Cavallini è un imprenditore tessile. Fondatore della Stilnovo di San Miniato, la sua azienda produce calze fantasia esportate in tutto il mondo. Parallelamente l’artista ha da sempre coltivato la passione per l’arte: dalla costante ricerca artistica e dal riutilizzo del filo di nylon, dei tessuti stampati e di bobine per filati nascono opere d’arte contaminate dalla moda.

Geometric Abstraction

Un’arte d’avanguardia

Dal 2010 Cavallini decide di dedicare il suo impegno totalmente all’arte. Nel febbraio 2011 la Triennale di Milano gli dedica un’ampia retrospettiva e le sue opere vengono finalmente mostrate al pubblico. In quell’occasione viene anche realizzato un volume monografico dal titolo “La magnifica ossessione”, edito da Skira e curato da Benedetta Barzini. Nella pubblicazione viene tracciato l’anomalo percorso intrapreso dall’imprenditore-artista con assoluta naturalezza. Si scopre così che il lavoro di Cavallini può essere considerato a tutti gli effetti d’avanguardia. Di conseguenza viene inserito, seppur in un contesto di sviluppo autonomo, nell’alveo della ricerca artistica della seconda metà del ‘900, in direzione optical-cinetica, analitica e generativa.

Geometric Abstraction: il percorso

Curato da Greta Zuccali e Luca Timpani il percorso espositivo di Geometric Abstraction presenta più di trenta opere. La mostra non svela solo l’universo artistico del celebre creatore di calze femminili. Il percorso è inoltre una celebrazione del colore, elemento vitale nel lavoro di Cavallini. Per dare profondità l’artista non usa un colore solo, ma, due, tre, a volte anche quattro. Dietro c’è tutta la sua storia, il lavoro di quarant’anni. In mostra presso il bistrò di Interface HUB/ART anche 6 stalattiti realizzate in filo di nylon dell’altezza di 4 metri che contribuiranno a creare un dialogo con il pubblico in un’atmosfera misteriosa. Ricordiamo che in occasione della mostra è stato realizzato un catalogo con testo critico di Laura Cherubini.

Geometric Abstraction

Da non perdere

In concomitanza alla mostra Geometric Abstraction al ME Milano – Il Duca saranno esposte altre opere dell’artista e stilista. Si tratta di un hotel a 5 stelle della catena internazionale Melia Hotels International che in un gioco di osmosi con il pubblico mette a disposizione dell’artista la reception, la library, il corridoio centrale ed il Radio Rooftop Bar. La mostra è parte del Cultural Program by MEbyMELIA che apre i propri spazi alla cultura e all’arte.

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