Hai perso la verginità al momento “giusto”? Molti dicono di no. Secondo una nuova ricerca, pubblicata su BMJ Sexual & Reproductive Health, quattro donne inglesi su dieci (poco meno del 40%) e un uomo su quattro (26,5%) non erano pronti. E non consideravano il loro debutto avvenuto nel momento giusto.
I ricercatori hanno coinvolto 2.825 persone tra i 17 e i 24 anni. Interrogandoli sulla loro prima esperienza. E chiedendo loro se sia loro che i rispettivi partner fossero ugualmente desiderosi di fare quel passo. E ancora se l’avessero sentita come una scelta propria, o se fosse stata usata la contraccezione. Affinché la prima esperienza venisse considerata “programmata” e “pensata”, i partecipanti dovevano rispettare quattro requisiti. Quali il consenso, l’autonomia, l’uso di contraccettivi e la prontezza. Ebbene, secondo le statistiche sopra riportate, non tutti e quattro i punti sono stati rispettati.
Il “debutto” sessuale può essere una delusione. E non dipende dall’età
Una donna su cinque ha sottolineato che in quel momento non erano ugualmente disposti a farlo. E che, nella maggior parte dei casi, non si sentivano responsabili della decisione. Uno su dieci, inoltre, non ha usato la contraccezione quando ha perso la verginità. Ma la consapevolezza al 100%, in base ai quattro punti sopra elencati, non è mai stato raggiunta. Né da giovanissimi, né da adulti.
Perché l’età non riveste un ruolo importante come si immaginerebbe. E avere più di 16 anni non comporta, insomma, alcuna certezza automatica, in fatto di sicurezza e consapevolezza. Ad ogni modo chi era in una relazione stabile conserva un ricordo più positivo rispetto agli altri. Ma è importante, soprattutto per le donne, anche la possibilità di confrontarsi con genitori e insegnati. Quindi, per vivere bene e con maturità la prima volta, non basta (soltanto) il dettaglio anagrafico. Forti relazioni, comunicazione e istruzione, infatti, sono le vere chiavi.
Leggi Amore, come sedurre un uomo in 10 libri su Consigli.it