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Meno tv per gli over 50: in gioco c’è la memoria

Meno tv nella mezza età. Perché? Si rischia la demenza: gli over 50 che passano tre ore e mezzo davanti allo schermo ricordano meno parole

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Meno tv per chi ha superato i 50 anni. Una ricerca suggerisce un consumo moderato per rischiare il meno possibile la demenza. Gli over 50 che trascorrono quotidianamente tre ore e mezzo davanti allo schermo, infatti, ricordano meno parole.

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Meno tv significa meno rischio di demenza

Uno studio condotto su oltre 3mila e 600 anziani ha rivelato che guardare troppe soap, documentari o reality show riduce fino al 10% la capacità di ricordare le parole. Ciò è dovuto a uno “stress cognitivo” che porta alla perdita di memoria, affermano i ricercatori.

Ultimo aggiornamento il 27 Marzo 2024 22:45

La ricerca è stata condotta dallo University College di Londra e guidata dalla dottoressa Daisy Fancourt, ricercatrice associata nel dipartimento di scienze comportamentali e salute. “C’è stato un interesse per oltre un decennio nell’effetto dei comportamenti televisivi sulla cognizione, ma gran parte di questa letteratura si è concentrata sui bambini. Nonostante sia stato ipotizzato per oltre 25 anni che guardare una televisione eccessiva potesse contribuire allo sviluppo della demenza”.

Per scoprire come la TV colpisce le persone anziane, i ricercatori hanno analizzato 3662 adulti di almeno 50 anni. Gli adulti sono stati invitati tra il 2008 e il 2009 e di nuovo tra il 2014 e il 2015. A loro è stato chiesto quanta televisione guardassero ogni giorno. Hanno anche preso parte a una serie di test di memoria relativi alle parole.

Meno tv, i risultati della ricerca

I risultati – pubblicati sulla rivista Scientific Reports – hanno rivelato che coloro che guardavano più di 3,5 ore al giorno di televisione hanno sperimentato un calo medio della memoria verbale tra l’8% e il 10% nell’arco dei sei anni.

Bob Patton, docente di psicologia clinica presso l’Università del Surrey, sostiene che la tv sia stata collegata ai cambiamenti nella struttura del cervello dello spettatore. In particolare nelle regioni responsabili dell’apprendimento e della memoria. Ha aggiunto che diverse parti del cervello sono stimolate quando guardiamo una commedia rispetto a un dramma o a un documentario. Ma non è chiaro se il tipo di programma che una persona guarda influenzi il rischio di declino cognitivo.

“Guardare la televisione può avere benefici educativi. Si pensi ai documentari. Inoltre è un’attività rilassante e può ridurre lo stress”. Così la dottoressa Fancourt. “Sebbene la visione televisiva rimanga alta nelle case di cura dove i residenti hanno meno controllo sulla propria visione, il desiderio di guardare la televisione diminuisce tra le persone affette da demenza”.

Chris Allen, infermiere senior della British Heart Foundation ha sottolineato che il declino cognitivo “non è la stessa cosa della demenza”. Ma il vocabolario è una delle prime cose da testare nei pazienti con malattia di Alzheimer.”Se si è preoccupati da quanto tv si sta guardando, il consiglio è limitare l’esplosione. Trovarsi un hobby è un modo sano per cambiare la routine”.

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