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La ricetta della felicità? Dedicarsi 30 minuti al giorno

L’autogratificazione è la chiave del successo: è sufficiente ritagliarsi un momento per se stessi per raggiungere la pace interiore

autogratificazione
courtesy-of©djiledesign/iStock

La felicità è un’opera d’arte. Trattatela con cura”- disse Edith Wharton, nota scrittrice statunitense. Ebbene sì la felicità è un qualcosa di prezioso, nessuno ce ne può privare. Raggiungere l’obiettivo non è però sempre semplice. Al fine di facilitare il compito basterebbe lasciarsi ispirare dal cosiddetto “Reward and Indulge”, una filosofia di vita che prevede l’ autogratificazione come chiave del successo.

Autogratificazione, il segreto della felicità

Non c’è una ‘ricetta’ specifica per raggiungere la felicità ma ci sono dei possibili passi. Quelli più importanti, secondo me, sono i seguenti: essere grati per ciò che si ha, avere sempre nuovi obiettivi e apprezzare chi e ciò che ci circonda” – ha dichiarato Francesca Zampone, founder dell’Accademia della Felicità,  società di coaching e formazione.

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Preferire la vita reale a quella virtuale

Cosa ne pensano gli italiani? Il 43% ritiene che sia di fondamentale importanza ritagliarsi un momento di tempo da dedicare a se stessi. Volere è realmente potere? A quanto pare il 52% non riesce a farlo a causa dei troppi impegni. In realtà, stando a quanto emerso da uno studio dell’Osservatorio Grimbergen, al fine di farsi del bene sarebbero sufficienti 30 minuti al giorno. Cosa fare quindi per essere più felici? In primis avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Inoltre sarebbe cosa saggia iniziare a spegnere il cellulare e preferire alle relazione virtuali quelle reali. Basta anche un semplice cinema o una birra in buona compagnia per godere di grandi benefici.

Vuoi essere felice? I libri da leggere

Tra il dire e il fare però spesso ci si perde in un bicchiere d’acqua. Un italiano su 2 (52%), infatti, non riesce a ritagliarsi un momento tutto per sé durante la giornata. A chi dare la colpa? In primis agli impegni (29%) e poi agli imprevisti (23%). C’è però chi non si lascia mettere i bastoni tra le ruote: il 15% se lo impone come una sorta di medicina del benessere. C’è poi quel 20% che riesce a ritagliarsi del tempo anche se non riesce a staccare del tutto.

Il tempo è tiranno, soprattutto per i manager

Ad averne un disperato bisogno sono i manager e gli imprenditori (44%): il loro lavoro è fatto di grandi responsabilità e fonti di stress. Il tempo libero, spesso, è solo un miraggio. Non sono da meno i liberi professionisti (19%) in quanto sono soliti fare i conti con pressioni costanti. Anche le casalinghe (17%), a cui spetta il compito di badare tanto alla casa quanto alla famiglia, ne risentono. Infine ci sono gli studenti (11%) che però, rispetto alle altre categorie, malgrado lo studio e l’ansia da prestazione affrontano la vita in maniera più serena.

Chi riesce nell’intento avverte la differenza. Sei italiani su 10 (59%) hanno dichiarato di sentirsi gratificati. Il 46%, invece, ha ammesso di riuscire ad apprezzare meglio tutto e tutti. Il 37% si è detto più soddisfatto della propria vita mentre il 31% è contento di poter coltivare i propri interessi. Il 27% ha riscontrato un senso di sollievo rispetto alla frenesia quotidiana. Infine il 19% ha affermato di sentirsi in pace con sé stesso.

A prescindere dal proprio lavoro tutti dovrebbero regalarsi un piccolo momento di autogratificazione e imparare a dare le giuste priorità alle cose. Senza farsi prendere dai sensi di colpa, ovviamente.

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