Stando alle statistiche, i professionisti hanno fino a sette opportunità di carriera nel corso della loro vita. La realtà, però, dice che cambiare non sempre è una scelta presa così alla leggera. Il consiglio degli esperti del lavoro? Pianificare il cambiamento ogni tot anni, anche se ti piace la posizione che ricopri. Insomma, ecco perché cambiare lavoro.
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Perché cambiare lavoro? Per esempio per guadagnare di più
Il cambiamento è difficile, ma i benefici si ripagano in modi che non avresti mai immaginato possibili. Prima di tutto, non è sempre stimolante restare nella comfort zone. Più a lungo si resta in un posto, più serve energia per puntare alla crescita professionale.
Non ti basta questa motivazione? Allora pensa che non cambiare lavoro può farti perdere parecchi soldi. Restare in un’azienda per più di due anni è dannoso per il tuo stipendio. Si parte con una cifra base, condita dall’aumento dopo un anno, ma c’è un limite che prima o poi non si potrà superare. E solitamente arriva dopo 24 mesi. Cambiare lavoro può far superare quel limite al nuovo datore.
Il 2019 è l’anno del cambiamento
Se cerchi un’ulteriore spinta, sappi che il 2019 è il momento migliore per cambiare lavoro. Lo afferma Marc Cenedella, ad del sito specializzato Ladders.”Le aziende sono pronte per il talento”, ha detto Cenedella a Business Insider. “Sono disposte a considerare le persone che sono fuori dagli schemi”.
Inoltre, molte persone smettono di avanzare nelle loro posizioni. Stando ferme, si ritrovano prima o poi a dover accettare un ruolo inferiore al loro valore. Cambiare, quindi, è un investimento nel futuro. Senza dimenticare che le persone che imparano rapidamente nuove abilità e acquisiscono esperienza da vari luoghi e situazioni sono più facilmente adattate alle professioni del futuro. A prescindere dall’età. E questo non farebbe altro che accrescere l’autostima e la percezione che i nostri colleghi hanno di noi.