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Esami, come organizzare al meglio lo studio

Sapere come studiare, tanto a scuola quanto all’universtà, può migliorare i risultati: i consigli del Prof. Ben Stephenson

studio, come ottimizzare il tempo
Courtesy of©fizkes/iStock

Giugno è un mese che fa penare gli studenti: ebbene sì, è tempo di esami. Spesso ci si interroga chiedendosi come fare al fine di ottimizzare il tempo a disposizione. Interessante a tale proposito quanto riportato dal Daily Mail: il noto quotidiano britannico ha evidenziato una ricerca condotta dagli insegnanti della Queen Anne’s School in collaborazione con i neuroscienziati delle università di tutto il Regno Unito. Gli esperti hanno messo a punto una sorta di guida che fornisce agli studenti – e ai loro genitori – consigli utili per non farsi prendere dall’ansia da prestazione e massimizzare il proprio potenziale.

Ottimizzare il tempo aiuta a superare gli esami

Secondo Ben Stephenson, insegnante di psicologia nonché preside della Queen Anne’s School, non è importante il tempo che si passa sui libri: ciò che conta è individuare il giusto metodo di studio.

Spesso gli studenti sono soliti dedicare un’intera giornata a un determinato argomento. Questa strategia però potrebbe rivelarsi addirittura controproducente: “L’apprendimento distanziato è, in realtà, migliore”- ha spiegato Ben. “Questo significa, ad esempio, fare biologia al mattino per poi proseguire con l’inglese e, dopo pranzo, riprendere con i test di biologia.”

Ottimizzare il tempo. Prima dell’esame è bene fare una buona colazione

Gli studenti dovrebbero imparare a volersi bene, soprattutto la mattina dell’esame. Se si tratta di un evento pomeridiano, Ben consiglia di dormire un po’ più a lungo la mattina per poi iniziare la giornata consumando una bella colazione. Meglio optare per un pasto ricco di fibre in quanto forniscono energia a lento rilascio. Un esempio? Via libera al porridge abbinato a banane tagliate.

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Colazione da re: tutto quello che serve

Genitori, no all’interrogatorio

Quando arriva il fatidico giorno bisognerebbe cercare di mantenere la calma. Qui entrano in campo i genitori che, in tali casi, per il benessere dei figli dovrebbero evitare di bombardarli con mille (inopportune) domande.

I genitori vogliono sentirsi utili ma spesso, invece, hanno un impatto negativo”- ha spiegato Ben. Piuttosto dovrebbero rafforzare la loro fiducia, come? “Augurandogli buona fortuna e facendogli sapere che apprezzano i loro sforzi” – suggerisce l’esperto.

Per dire addio all’ansia basta un limone

Uno studente può condizionare il cervello facendolo lavorare al meglio durante gli esami: un esempio? Nelle settimane che precedono la prova bisognerebbe annusare un limone mentre si è intenti a guardare la tv o a cercare una papabile meta per le venture vacanze. Questo invierà segnali all’ippocampo, zona del cervello associato al controllo delle emozioni e alla memoria. Quindi, prima di entrare in aula per sostenere l’esame, sarà sufficiente annusare il suddetto agrume per risvegliare emozioni positive.

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