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Piatto del buon ricordo: sfogliatina porcini e spinaci

Un piatto che darà grande soddisfazione agli amanti dei funghi: la ricetta dello chef Carlo Orlandi richiede materie prime ineccepibili

Sfogliatina porcini e spinaci
Carlo Orlandi

L’INGREDIENTE DELLA SFOGLIATINA PORCINI E SPINACI – I funghi, ingredienti principale di questa ricetta, sono considerati una buona fonte di sali minerali come potassio, fosforo, rame e selenio. Generalmente in una porzione da 100 g di funghi freschi sono presenti 4,5 g di carboidrati, 3,5 g di proteine e 0,3 g di grassi. Contengono anche vitamine del gruppo B e sostanze antiossidanti, importanti per la prevenzione di patologie tumorali e di malattie legate all’invecchiamento. Sono state inoltre confermate la loro capacità di combattere le malattie cardiovascolari e gli accumuli di colesterolo nelle arterie.

LA RICETTA Sfogliatina porcini e spinaci

LA DIFFICOLTÀ – bassa

INGREDIENTI PER 4 PERSONE – 100 g di pasta sfoglia, 500 g di spinacini freschi. 500 g di porcini freschi, un rosso d’uovo, prezzemolo, burro.

TEMPI DI PREPARAZIONE: 40 minuti.

LO SVOLGIMENTO – Tirate la pasta in uno spessore di 5 millimetri e ricavate dei dischi di 5-6 centimetri di diametro. Spennellateli con rosso d’uovo e infornateli su una teglia imburrata e infarinata per almeno una ventina di minuti a 180 gradi. Nel frattempo lavate gli spinaci e sbollentateli in acqua salata per 5 minuti. Strizzateli e ripassateli in padella con burro e sale. Ripulite i funghi, tagliateli a fette sottili e fateli saltare in padella su un fondo d’olio con uno spicchio d’aglio. Regolando di sale e pepe. Prendete infine le sfogliatine e dividetele in due in altezza. Sulla base adagiate prima gli spinaci ben caldi e quindi i funghi. Poi rimettete il “coperchio” e guarnite con un pizzico di prezzemolo tritato.

PERCHÈ “PIATTO DEL BUON RICORDO”? Gli ingredienti sono quelli offerti dalle valli dolomitiche, ma tutto il resto, a partire dal vino, arriva dal “mondo esterno”. Ed è per questo che la cucina ladina riunisce i caratteri delle comunità limitrofe: veneta, trentina e sud-tirolese. Impossibile non cogliere lo spirito profondamente tradizionale di queste sfogliatine, che vivono della bontà di quei pochi ingredienti. Innanzitutto la pasta, che sta all’artefice rendere superlativa. Poi il burro di malga, che si riconosce per intensità di colore e sapore. E ancora i funghi porcini, vera ricchezza delle montagne del Cadore, e gli spinaci, con ovvia preferenza quelli spontanei, “gamàite” in dialetto o erba del Buon Enrico, che crescono abbondanti nei prati umidi.

La firma della “sfogliatina”

Situato ai piedi delle maestose Tofane, il ristorante dell’Hotel da Beppe Sello a Cortina d’Ampezzo nasce nel 1958 dal fondatore Giuseppe “Beppe” Menardi “Sello” ed è a tutt’oggi gestito e di proprietà del pronipote Carlo Orlandi e della moglie Michela De Martin. Oltre ad essere un ristorante storico della Conca ampezzana, il Beppe Sello è conosciuto per la ricercatezza ma allo stesso tempo semplicità dei piatti che offre e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

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