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Fragranze vintage, ritorno al passato

Dalla vaniglia all’ambra passando per il gelsomino, la rosa e il mughetto: le note di punta da (ri) trovare in profumeria

note vintage
Courtesy of©KrisCole/iStock

Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza”, disse Coco Chanel. Ebbene sì il profumo è come una sorta di biglietto da visita: dice molto di noi, agli altri ma anche a noi stessi. Un semplice odore, infatti, può evocare ricordi e sensazioni del passato suscitando emozioni positive che restano impresse tanto nel cuore quanto nella mente. Il mondo dei profumi, al pari della moda, ama guardare al futuro ma senza dimenticare il passato che, spesso, torna in auge sotto nuove vesti. Sono molte infatti le fragranze proposte sul mercato che ripescano e ripropongono ingredienti iconici trasformandoli in miti contemporanei. Tra le note vintage più corteggiate ci sono ad esempio la rosa e la lavanda. Così come il gelsomino, la vaniglia, il mughetto e l’ambra.

Note vintage, il grande ritorno

Il ritorno delle note vintage è sicuramente legato al mood nostalgico dei Millennials. In che modo? Quando sei nato in un determinato decennio e sei cresciuto circondato da alcuni dei profumi più famosi che sono rimasti impressi nella tua memoria, verrai sempre accompagnato da queste note nel processo di decisione d’acquisto. Un potente subconscio collettivo che si riflette nel nuovo lancio di fragranze”, dice Vittoria Trombetta, Global Brands & Marketing Director di Angelini Beauty. Per catapultarsi tra gli anni ‘80-’90 non serve la macchina del tempo, bastano infatti poche gocce di profumo.

Gli anni ‘80 sono stati caratterizzati, da un lato, dall’universo femminile dominato da fragranze floreali avvolgenti, come la tuberosa, il gelsomino e il giglio che, ancora oggi, vivono in profumeria con note più calde, floreali e fruttate, e la nuova vibrante e profonda tonalità vanigliata gourmand, ottenuta utilizzando ad esempio il Vanilla Pure Jungle Essence™, con sfaccettature ‘animali’ di Vanilla Beans che sostituiscono il ricco Patchouli. Vero must-have degli anni ‘80. Dall’altro, il mondo maschile si affida a note rassicuranti. Come la lavanda, le foglie di violetta e il vetiver, rese attuali dalla presenza di Amber Woods come Driftwood™”, spiega l’esperta.

Anni ’90: il trionfo delle fragranze unisex

È però negli anni ‘90 che la profumeria si arricchisce di fragranze unisex che, grazie a bouquet olfattivi genderless, mettono d’accordo lui e lei. “L’accordo di Fougère, tipicamente maschile, è trasposto nell’universo rosa mentre le note gourmand, di solito femminili, compaiono nelle fragranze maschili. Così, anche l’accordo di Colonia è sempre più presente ed è arricchito da sfaccettature moderne. Come White Woods e Musk per un effetto di lunga durata e un packaging pop e ‘instagrammabile’, che lo rendono più accattivante verso un target più giovane”, dice Trombetta.

Profumeria artistica, il ‘naso’ di Ludovica Di Loreto

Questo mix&match interessa anche la profumeria artistica. “Le note ‘storiche’, a mio avviso, sono paragonabili a un jeans o ancora a un tubino nero. Sono degli evergreen che non mancano mai nel guardaroba di una donna. Passano gli anni e piacciono sempre più mettendo d’accordo tutti, nuove e vecchie generazioni”, spiega Ludovica Di Loreto, designer romana figlia dei fantastici anni ‘90. La sua linea di profumi, Lu’ by Ludovica Di Loreto, è nata (2015) con un intento ben preciso: far conoscere l’Italia attraverso l’olfatto.

Voglio raccontare i sapori dell’Italia da amare e da custodire. Perché solo un profumo sa rievocare un ricordo”, spiega l’artista. Tra le iconiche note olfattive sicuramente la vaniglia si conferma essere tra le più versatili. “Può essere utilizzata sia come fissatore delle note di testa che per quelle di fondo. Aiuta a definire la consistenza del profumo”, precisa Ludovica. Anche l’ambra, date le sue caratteristiche olfattive, vanta ottime proprietà fissative. “Con il profumo Mercurio, ad esempio, ho deciso di uscire dall’ordinario. Come? Mixando l’ambra con aromi speziati e legnosi. Ovvero con la robustezza del cuoio e del legno di sandalo. Così come con lo zafferano d’India e la cannella”, conclude la giovane.

Nel mondo della profumeria il tradimento non è considerato un peccato. Abbandonare il vecchio per il nuovo è lecito. Spesso, infatti, la voglia di novità spinge alla ricerca di nuovi spunti olfattivi. Basta dunque lasciarsi guidare dal naso per individuare la fragranza in grado di far scattare la scintilla.

Nel sito di recensioni di Consigli.it abbiamo selezionato e descritto le fragranze femminili vintage che più ci hanno colpito.

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