Pubblicato il

Come accogliere un gatto in famiglia

L’ambiente estraneo spaventa il felino. I consigli dell’esperta perché possa sentirsi a casa

nuovo gatto
istockphotos

Lunedì 17 è stata la festa nazionale del gatto, e probabilmente vi sarà capitato di imbattervi in articoli, immagini, video di felini più di quanto già accada normalmente. I gatti sono i sovrani assoluti del mondo digitale, a loro è dedicato ampio spazio social. Ma se avete deciso di ‘fare il salto’ e di passare dall’essere semplici ammiratori del mondo animale a diventarne attivi partecipanti, probabilmente vi occorre qualche informazione di base.

Accogliere un animale domestico, in questo caso un felino, è un’esperienza bellissima e appagante. Ma perché la relazione con il nuovo arrivato funzioni è bene tenere a mente alcune indicazioni. La prima esperienza con un gatto può disorientare: il suo modo di comunicare non è di immediata comprensione e i suoi comportamenti possono sembrare indecifrabili. Come inserire un gatto in una nuova casa? Vi riportiamo i consigli di Laura Borromeo, studiosa del comportamento felino, esperta nella riabilitazione dei problemi comportamentali del gatto.

Nuovo gatto, nuova casa

Chi conosce i felini sa bene che la loro prima reazione in un luogo sconosciuto è, molto spesso, nascondersi. L’ambiente estraneo, dove niente e nessuno è riconoscibile, spaventa il gatto, il quale preferisce trovare un rifugio sicuro in caso tutte le novità si rivelassero ostili. Ci vorrà del tempo perché il micio capisca che si può fidare, e, nel frattempo, spiega la specialista, ha bisogno di un posto dove rifugiarsi “per sentirsi sicuro ed osservare cautamente il territorio inconsueto con tutte le sue novità, a partire da voi, così da convincersi che non siete maldisposti nei suoi riguardi. Lui ancora non sa che gli volete già bene e lo amerete per tutta la vita”.

I mici intraprendenti lasciano presto il loro nascondiglio, mentre quelli più timorosi hanno bisogno di qualche giorno di adattamento. La comportamentalista consiglia di tenere il gatto in una sola stanza nei primi tempi. Un ambiente il più possibile tranquillo, dove posizionare ciotole con cibo e acqua, una lettiera, e una scatola di cartone. I gatti adorano il contatto con questo materiale e inoltre la scatola gli fornisce un ottimo rifugio nel quale sentirsi protetto. Posizionatela in un luogo appartato, poggiata a terra con l’apertura sul fianco che funga da ‘ingresso’. Sarà un’ottima postazione da cui imparare a conoscere le vostre voci e i rumori della casa (il citofono, la lavastoviglie). L’esperta consiglia comunque di evitare i rumori molto forti finché il gatto è in questa fase conoscitiva (aspirapolvere, batti tappeti, frullatori) che potrebbero terrorizzarlo.

Come interagire con il micio appena arrivato?

“L’ideale è avvicinarsi al gatto con movimenti lenti, parlandogli col tono di voce tranquillo e pacato. Meglio ancora offrendogli del cibo, così capirà che non avete intenzione di fargli del male” spiega la specialista. Inoltre, sottolinea un aspetto molto importante: il gatto potrebbe pensare che le vostre mani che si avvicinano siano una minaccia, perché lui è abituato a difendersi con le zampe. Finché non è perfettamente a suo agio con il contatto fisico e con il vostro corpo, provate ad avvicinare le mani solo se tenete del cibo tra le dita. In questo modo capirà che si tratta di un gesto di pace.

Leggi anche: Gatto versus divano, come evitare che lo graffi

Cosa fare se dimostra di avere paura

In generale se il micio soffia, si ritrae, mostra di essere spaventato lasciategli spazio e allontanatevi. Potete riprovare ad avvicinarvi solo quando torna ad essere rilassato – sempre ricordando di muovervi lentamente, senza scatti e senza produrre suoni improvvisi (inclusa una forte risata, per intenderci). Quando comincia a dimostrare una maggiore rilassatezza, potete provare a proporgli un giochino semplice, come muovere uno spago, ma sempre cominciando da una certa distanza. Se a suo agio, sarà lui ad avvicinarsi.

In ogni caso è importantissimo non tentare mai di tirarlo fuori dal suo rifugio contro la sua volontà: “Lo terrorizzereste inutilmente, facendolo sentire indifeso e vulnerabile. Lui solo può decidere quando uscire dal suo nascondiglio, e questo avviene quando si sente sufficientemente sicuro. Potrete accarezzarlo solo quando si fiderà di voi e sarà lui ad avvicinarsi dando dei chiari segni che vi permette di toccarlo. Come per esempio camminando a coda dritta o inarcando la schiena e strusciandosi su di voi”.

Sul sito di Laura Borromeo troverete molti altri consigli per la gestione di un gatto, specialmente se siete alle prime armi.

Su Consigli.it invece vi abbiamo suggerito alcuni accessori che renderanno certamente felice il vostro nuovo gatto: ecco tutto ciò che serve per accogliere un micio a casa.

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie Tempo liberoTag