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La tuta non è mai stata così cool

Se si trascorrono le giornate a casa, il completo felpa e pantalone sportivo è un must. Ma non prendetelo come un pigiama

tuta sportiva
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C’è stato un momento, intorno ai primi anni 2000, in cui alcuni brand (uno in particolare, Juicy Couture) hanno reso glamour la tuta in ciniglia. Pantalone dalla caviglia morbida e leggermente aderente sulle cosce, felpa corta con zip e cappuccio. Rigorosamente monocolore – pastello, zuccheroso, candy. Erano tute che ovviamente non servivano a fare sport, ma si indossavano vita quotidiana, magari accompagnate da borsetta firmata e occhiali da sole da diva. Questa parentesi si è chiusa, salvo qualche ritorno nostalgico, ma ha lasciato un’eco che in tempi recenti si è rifatto sentire, veemente. Il mood athleisure o sporty-chic che dir si voglia, è stato emblema, simbolo, caposaldo degli ultimi 6-7 anni della moda. E ha riportato più che mai in voga la tuta.

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La tuta ieri e oggi

Non solo in ciniglia, ma anche in acetato – che fa molto vintage, in comoda felpa, in tessuto tecnico. Un capo che in origine aveva uno scopo, quello dell’attività fisica, è stato poi reso iconico da alcune sottoculture giovanili, ma è poi precipitato in una fase ‘umile’ durante il quale lo si considerava ‘sciatto’. Conclusasi con un rocambolesco ritorno in passerella. Oggi la tuta si riscopre, causa quarantena, protagonista immancabile del guardaroba.

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Certo, il concetto di sporty associato a ‘chic’ prevede l’incontro, la fusione tra capi active e glamour. E infatti gli stilisti negli ultimi anni hanno portato in passerella le icone del mondo dello sport mescolandole con quello più elegante e formale. Le sneakers accompagnavano la longuette, il tailleur si portava con la giacca in nylon, l’abito da sera era in succinto neoprene. Ma la primavera così casalinga che ci ritroviamo a vivere ha permesso di assurgere a must-have la tuta in versione plain, assoluta, unica regina del guardaroba da lockdown.

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E non parliamo di tute vecchie e consumate, nè di simil-pigiami, ma di completi felpa-pantalone che fanno sentire ‘curate’ pur nella totale comodità di un capo casalingo. Perché se quando si esce abbinare la tuta alla borsetta o al pellicciotto è tutto sommato facile, è quando si sta a casa propria (magari da settimane) che diventa difficile mantenere un’aria curata pur indossando il capo più semplice del mondo.

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La tuta non è il pigiama

Come fare? Innanzitutto, curando i dettagli: una manicure curata, un paio di accessori (orecchini, braccialetti), un’acconciatura semplice ma ben fatta, come un top knot (ecco come farlo) o una chioma sciolta, lucida, voluminosa. E poi scegliendo una tuta che abbia ‘carattere’ e stile, come, ad esempio, questi modelli:

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