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Andare in bici fa bene, ecco perché

Da soli o in compagnia, in campagna o in città, pedalare fa bene sia al copro che alla mente. Sono numerosi gli studi che lo confermano

Benefici della bicicletta
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La stagione è perfetta, la voglia di muoversi dopo settimane di quarantena è tanta, l’ambiente ringrazia: ci sono molti motivi per inforcare la bicicletta di questi tempi. Da soli o in compagnia, in campagna o in città, pedalare fa bene, benissimo, e sono numerosi gli studi che lo confermano. Se la quotidianità lo consente, usare la bici come mezzo di locomozione è l’ideale. Ma se gli impegni giornalieri non lo permettono, basterà una pedalata nel tempo libero (o, perché no, una bella vacanza cicloturistica) per fare del bene a corpo e mente. Ecco quali sono i benefici della bicicletta.

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I benefici della bicicletta

Dal punto di vista fisico fare attività motoria sui pedali comporta enormi benefici innanzitutto per il cuore, riporta l’NHS. Il muscolo cardiaco viene allenato, diventa più forte, resistente: pedalare regolarmente può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, di infarti, di problemi legati alla pressione arteriosa. Inoltre, sempre secondo l’ente sanitario britannico, diminuisce l’insorgenza di malattie croniche come il diabete di tipo 2. Ancora, pedalare aiuta la circolazione venosa e linfatica, aggiunge il magazine della Fondazione Veronesi, e non sovraccarica le articolazioni, ragione per cui andare in biciletta è ideale anche per le persone anziane o con problemi articolari. Naturalmente a questi aspetti va aggiunto il tonificare i muscoli, il bruciare le calorie, l’aumentare della resistenza tipici di ogni sport.

Ma a questi aspetti fisici se ne devono sommare anche molti di mentali, che non sono affatto da sottovalutare quando si parla di benessere. John Ratey, professore di psichiatria presso l’Harvard Medical School e autore di studi relative all’esercizio fisico e al benessere psicologico, ha raccontato all’Independent che diversi suoi pazienti affetti da severi disturbi depressivi sono guariti dopo aver inserito l’uso della bicicletta tra le loro abitudini quotidiane. Inoltre, prosegue Ratey, un’attività così ritmica induce nella mente uno stato di pace e calma (accade anche con altri hobby ripetitivi e metodici, come il knitting, o il colorare). Lo conferma Charles Graham-Dixon, giornalista del Guardian che racconta la propria esperienza personale con gli attacchi di panico e i disturbi d’ansia, lasciati alle spalle grazie alla bicicletta.

Secondo la rivista della Penn State University, andare in bicicletta non solo apporta i classici benefici dell’attività fisica in generale (notoriamente un incentivante del buonumore), ma si ‘arricchisce’ di tutti gli aspetti positivi del fare sport all’aperto. Senza contare che il sole, l’aria, i paesaggi open-air sono certamente più gradevoli delle luci artificiali di una palestra. Ma non solo: andare in bicicletta è un’attività che si può praticare in compagnia, e la socialità può essere uno stimolo in più per molte persone. Infine, non sottovalutiamo l’aspetto psicologico del fare esercizio senza percepirlo come un onere, una fatica: quando ci si muove nel tempo libero lo si fa più a cuor leggero.

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Ecologia e sicurezza

Ci sono molti studi sui benefici di andare in bicicletta, sia dal punto di vista dei risvolti fisici che mentali. Ma ci sono anche delle validissime ragioni che riguardano la collettività, e l’ecosistema. Le due ruote (a pedali) sono un mezzo di locomozione ecologico e se tutti, specialmente nelle grandi città, lo usassimo potremmo ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico. Per fare un esempio, l’Università del Montana ha calcolato che se tutti coloro che lavorano a meno di 8 chilometri di distanza (la media americana di lontananza dal proprio luogo di lavoro) da casa usassero la bici anziché l’auto per recarcisi, le emissioni nocive si ridurrebbero di 5 milioni di tonnellate l’anno.

Tuttavia per pedalare in città o su strade dove la velocità delle auto può essere sostenuta, occorre anche tenere conto di un fattore non indifferente: la sicurezza. Spesso infatti la paura di incidenti è un deterrente (e una componente di stress per i ciclisti), e sebbene siano le istituzioni preposte a dover trovare soluzioni – creare piste ciclabili, in primis – è anche vero che il singolo ciclista deve fare in modo di proteggersi il più possibile. Adottando comportamenti sempre rispettosi delle norme sulla sicurezza stradale, in primo luogo, informandosi sui regolamenti locali (lo sapete che in molti paesi tra cui l’Italia è vietato andare in bicicletta in città con le cuffie?). E dotandosi di accessori pensati per la protezione, come i caschi (ve ne abbiamo suggeriti diversi modelli su Consigli.it), gli stop e i fanali luminosi (eccone alcuni modelli) e gli indumenti riflettenti, come questi:

Oppure usando dei riflettori da raggi, come questi:

Ovviamente anche la sicurezza della bici è importante! Ecco alcuni modelli di lucchetto antifurto per parcheggiarla senza pensieri:

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