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Stefano Guerriero

Dal 1998, Stefano Guerriero sfila a Milano Donna con il marchio che porta il suo nome.

Stefano Guerriero

Classe 1966, mezzo napoletano mezzo danese, Stefano
Guerriero, entra nel mondo della moda lavorando come modello per Armani. Poi si
dedica al fashion design collaborando con Versace, Alberta Ferretti e Jenny.

Guerriero di cognome, ma di fatto?
“Una certa testardaggine e una buona dose di determinazione,
in questo lavoro non facile, mi aiutano. Sono una persona abbastanza pacifica,
ma la vita a volte porta a dover lottare…”

Scorre in lei sangue napoletano. Cosa c’è di partenopeo
nella sua moda?
“Una certa gioia di vivere, un senso del calore, del colore
del Sud. Il mio ideale è quello di una donna solare, che non ha paura di osare
attraverso la lavorazione, i ricami, le stampe, che si fa notare."

Cosa salverebbe per il 2005?
“La mia modella
preferita, Christy Turlington, che oggi lavora poco ma negli anni ‘90 era una
delle top più richieste; la musica di Colette N.6; la mia città rigenerante,
New York; e "Orlando", film per cui mi sarebbe piaciuto disegnare i
costumi.”

A voler guardare lontano dove si arriva?
“In Russia e in Giappone. Due mercati che mi hanno sempre
dato molta soddisfazione.”

La sua ultima collezione è ispirata al viaggio, ma che tipo
di viaggio…?
“Ho raccontato un viaggio nello spazio e nel tempo che si
snodava tra Goa, in India, negli anni ’70, e approdava a un safari africano, in
Kenya. Ho voluto rappresentare due culture quella indiana e quella africana,
diverse tra loro, misteriose e antiche, con un tocco di leggerezza”

Come passa il suo tempo quando non lavora, quali sono le sue
passioni?
“Amo la fotografia, e colleziono libri soprattutto di Bruce Weber. Amo
la montagna, ho una casa a Saint Moritz dove vado quando voglio  staccar la spina. D’estate è invece facile
trovarmi in qualche isola del mediterraneo come Ibiza o Mikonos.”