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Million Dollar cavia

Kate Hudson si schiera a difesa dell’ambiente insieme al suo hairstyle David Babaii con una linea di cosmetici per capelli non testati sugli animali e totalmente eco-friendly, realizzati per WildAid.

Kate Hudson
LaPresse

Un’altra stella decide d’illuminare il difficile cammino verso un futuro più vivibile. Si tratta di Kate Hudson, attrice di successo nominata all’Oscar per il film “Quasi famosi” (Cameron Crowe) di cui nel 2000 era giovanissima protagonista. Dalle glorie ‘di riflesso’ di una groopie che vive all’ombra del successo altrui, a quelle d’orgogliosa animalista, preoccupata del destino di un’umanità immeritevole.

Un bel progresso, per una bellezza da copertina, decidere di sfruttare le proprie doti di natura, per dare il giusto esempio alla scia di fan che farebbero carte false per una ciocca dei suoi capelli. E guarda caso, per inaugurare la sua carriera di paladina della giustizia ambientale, Kate parte proprio dalla preziosissima chioma. L’attrice ha infatti ‘prestato’ la bionda testolina all’hairstylist più in voga di Hollywood, David Babaii, membro di “WildAid”, organizzazione non governativa il cui scopo è fermare lo stillicidio della fauna selvatica, soprattutto se perpetrato a scopi commerciali.

Con lui, a onor del vero, Kate Hudson aveva già collaborato, quando nel 2007 l’artista del capello fondava la propria linea haircare, la “David Babaii for WildAid” il cui slogan celebrava “la bellezza in natura e la natura nella bellezza”. Ma se l’attrice, allora 28enne, si era limitata a testare su di sé la sicurezza dei prodotti, nati da una miscela di ingredienti esotici naturali completamente privi di solfati, parabeni, derivati petrolchimici, o di origine animale (e naturalmente su questi non testati) oggi Kate sviluppa ambizioni da “madrina del pianeta”.

Va a girare in Africa per la campagna dei nuovi prodotti, tutti a base d’alghe blu, cenere vulcanica, o zenzero, e sui manifesti pubblicitari appare più che mai felice di stringere il suo tigrotto in carne ed ossa. E se il 10% di profitto versato nelle casse di “WildAid” dovesse sembrare misera percentuale, paragonata al bilancio di una delle bionde più ricche di Hollywood, l’esordio di Kate merita almeno di essere giudicato ‘promettente’. La Hudson dichiara infatti di volere estendere il suo impegno anche ai prodotti per la pelle e per il trucco, assicurando che anche allora sarà pronta a fare da “cavia” al posto dei soliti innocenti a quattro zampe.