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Bartender, il “boom” della nuova professione

Aumentano i posti di lavoro per i professionisti della ristorazione. E Campari promuove un tour per dire “sì” all’alcol, ma con moderazione…

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Un tour per insegnare a bere con responsabilità, con gusto e intelligenza. E se l’iniziativa parte dalla Campari, il messaggio diventa ancora più forte. E’ partito, infatti, il lungo viaggio del Campari Academy Truck, che visiterà 24 città, fino ad ottobre , attraverso 70 appuntamenti dedicati a professionisti e appassionati del settore. Il tour di Campari Academy rientra nell’ambito di #Beremeglio, il nuovo progetto congiunto lanciato da Federvini e Fipe volto a sostenere il consumo responsabile e a promuovere la qualità del servizio all’interno dei pubblici esercizi italiani.
 
Secondo l’ultimo Rapporto Ristorazione presentato da Fipe in Italia si osserva una crescita dei consumi fuori casa, con un incremento reale dello 0,8% che consacra il nostro Paese al terzo posto nel mercato europeo della Ristorazione, dopo Regno Unito e Spagna, con un fatturato pari a 76 miliardi di euro. Quasi 150mila i bar presenti sul territorio nazionale, a dimostrazione di un Paese dove il “bere” è cultura e piacere, con un italiano su due che frequenta questi luoghi.

 
Alla luce di questi dati, è oggi fondamentale, a tutti i livelli, creare e diffondere una cultura improntata sul concetto di qualità e responsabilità che parta dal barista per arrivare a unconsumatore finale sempre più raffinato. Il bartender si rivela quindi una figura strategica, un professionista che prende coscienza delle nuove esigenze del mercato. Secondo Guido Morelli, Responsabile della scuola di formazione Flair Academy, negli ultimi anni il trend di iscritti è aumentato del 10% su base annua. E prosegue sottolineando come circa il 70% degli iscritti si inserisce, dopo la formazione, nel mondo del lavoro. La fascia più ricercata rimane quella più giovanile (18-25 anni) con offerte equamente divise tra tirocini (50%) e assunzioni vere e proprie (50%).
 
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