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Il design biologico di Martín Azúa

Urne cinerarie biodegradabili grazie alle quali le ceneri dei propri cari diventeranno alberi e vasi decorati col muschio. Nei progetti del designer basco i processi naturali vengono inglobati dal design

Urna cineraria
© Martín Azúa 2013

Alcuni progetti sono geniali, altri poetici, altri ancora genuinamente affascinanti: il modo in cui Martín Azúa riesce a coniugare oggetti ed elementi naturali è semplicemente sorprendente. Martín Azúa è un designer dei Paesi Baschi residente a Barcellona, dalla prolifica carriera che lo porta a creare oggetti e allestire interni per diverse aziende importanti (per esempio ha disegnato le medaglie per i mondiali di nuoto del 2003) e una delle sue opere – Casa Básica – è esposta nella collezione permanente del MOMA di New York. Ma curriculum a parte, è la sua capacità di inglobare la natura negli oggetti che ci ha colpito. Il design di Martín Azúa si basa su metodi sperimentali, e i processi naturali fanno parte di una grossa fetta della sua produzione. Una sorta di ‘design biologico’.

Sorprendente e semplicemente geniale l’idea di Urna Bios, un’urna cineraria biodegradabile (FOTO), nella quale si depositano le ceneri dei cari dopo essere stati cremati, la si sotterra, e di li a breve in quel punto sorgerà un albero. L’uomo che rientra nel ciclo della vita, un rito di rigenerazione, la vita che ritorna, un concetto commovente e affascinante allo stesso tempo, ottenuto grazie ad un involucro di noce di cocco, torba e cellulosa, dentro i quali si trovano i semi (che si possono scegliere).

Tra le creazioni ‘bio’, la serie Natural Finish consiste in diversi vasi di ceramica molto porosa, che viene lasciata in spazi naturali all’aperto, a contatto con l’acqua, per un anno intero. Durante questo periodo i vasi vengono ‘colonizzati’ da muschi e altri elementi organici, creando una sorta di micro paesaggio decorativo: la natura si fonde con gli oggetti creati dall’uomo. Il designer sta studiando l’applicazione di questa decorazione naturale su altri elementi, come le pavimentazioni ad esempio.

Altro elemento interessante è Wellspring, un oggetto decorativo che invita a ristabilire un contatto con l’ambiente: si tratta di un contenitore di ceramica, bianca o nera, all’interno del quale vive una pianta (senza vaso), e fornito di una ciotola in legno di quercia che si utilizza per abbeverare la piantina. L’acqua filtra attraverso la terra e successivamente attraverso la ceramica, gocciolando dalla base, ed è per questo che l’acqua ‘piovana’ si raccoglie nuovamente nella ciotola, e verrà utilizzata per ri-abbeverare la pianta in un ciclo naturale potenzialmente infinito.

Altro progetto interessante è Om Manantial, una seduta monoblocco in polietilene (da indoor o outdoor) in cui due cavità fungono da possibile tana per piccoli animali o come involucro in cui far crescere piante.  Oppure Nest House, un ‘nido’ per umani, una struttura di corda e metallo da riempire con materiali naturali (ramoscelli, foglie) per mimetizzarsi nella natura, appendendola ad un albero e usandola come punto di osservazione, meditazione o, perché no, semplicemente di riposo.

Se volete conoscere tutti i progetti di Martín Azúa questo è il suo sito ufficiale.

Immagini nel testo, in ordine:
Natural Finish. Foto Daniel Riera, Martín Azúa © Martín Azúa 2013
Wellspring. © Martín Azúa 2013
Om Manantial. © Martín Azúa 2013