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Ecologica e in stile “Hobbit”: la casa in terra cruda

La terra torna di moda come materiale di costruzione resistente e infinitamente rinnovabile

abitazione costruita in terra cruda
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Se il cemento è il più conosciuto per l’edificazione di abitazioni, la sua cugina terra cruda è una valida alternativa come materiale di costruzione. L’argilla richiama tempi passati quando l’intera popolazione di un villaggio era in grado di innalzare in pochi giorni case o granai grazie alla collaborazione collettiva e alla perenne disponibilità di terra.

Alcuni tra gli edifici più antichi della Terra sono costruiti in terra cruda. Si stima che attualmente la metà della popolazione mondiale, approssimativamente tre miliardi e mezzo di persone in sei continenti, viva o lavori in edifici costruiti in terra cruda. La terra è un materiale 100% ecocompatibile. Non è prodotto né trasportato. Un muro di terra ben costruito funziona come un naturale condizionatore d’aria, essendo fresco d’estate e caldo d’inverno. Al momento della demolizione dell’edificio, la terra ritorna nel posto da cui è stata prelevata e può essere riciclata all‘infinito. E’ il materiale da costruzione più usato sul pianeta eppure non è possibile esaurirlo. Inoltre si presenta già pronto e richiede una manipolazione minima per essere utilizzato.

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Oggi la terra cruda ritorna in auge grazie alle sue qualità estetiche ed ecologiche, attraendo l’attenzione di un numero sempre crescente di architetti e costruttori bio. Inoltre l’aspetto da “casa Hobbit” trasmetterebbe sicurezza e fascino agli amanti dell’abitazione naturale e di richiamo fiabesco. Le ricerche più avanzate sono rivolte al miglioramento delle prestazioni di resistenza della terra, per renderla ancora più competitiva nel mercato dei materiali edili. Sono quattro le principali tecniche per la costruzione in terra cruda:

La terra battuta comporta la costruzione di casseforme entro le quali la terra è lasciata compattare. La terra deve essere costituita da una specifica miscela di argilla e sabbia con circa il 10% del suo peso complessivo costituito da acqua.

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Il daub è un intonaco a base di terra ottenuto dalla miscelazione di terra fine, paglia (o altro materiale fibroso) e calce. È utilizzato per sigillare gli spazi tra sezioni di legno nei muri Adobe ed è una tecnica molto antica di costruzione di blocchi di terra costituiti da una miscela di terra ricca d’argilla e una quantità sufficiente di sabbia da consentire adeguata resistenza alla compressione e ridurre le fessurazioni.

Il sistema a cob usa una combinazione di argilla, sabbia, paglia e acqua per creare rigidi blocchi a forma di pagnotta che vengono posti nel muro e poi “intessuti” tra loro per creare una massa consolidata. I blocchi permettono la creazione di forme curve grazie alla loro malleabilità, ma richiedono molta paglia! La paglia lavora per il “cob” come l’acciaio per il cemento: dà alla parete maggiore resistenza alla tensione, specialmente quando i vari blocchi sono lavorati tra l’uno e l’altro con il “cobber’s thumb” o con le proprie mani e dita.
 
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Anche il colore che si ottiene dalla terra cruda ha un fascino particolare che oggi risulta di tendenza. L’ossido di ferro si mescola con l’argilla donando alla terra questa straordinaria varietà cromatica. Ad esempio negli ambienti urbani la terra è quasi sempre inquinata da polveri provenienti dalle costruzioni convenzionali. La terra dei boschi è molto scura perché carica di materiale organico, che tra l’altro, la rendono inadatta per la costruzione.