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La casa-container di Detroit

Container navali che si trasformano in abitazioni: l’esperimento di General Motors in collaborazione con un ente no-profit

Casa container
©General Motors

Non è la prima volta che architetti e designer si rivolgono ai container come materia prima per costruire edifici più o meno grandi. Si tratta infatti di una sorta di moduli prefabbricati perfetti per ospitare ambienti in cui vivere o lavorare e, adeguatamente isolati e muniti di impianti, si sono rivelati essere un ottimo elemento per costruzioni di riciclo.

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General Motors (filiale di Detroit-Hamtramck) e l’organizzazione no-profit Michigan Urban Farming Initiative (MUFI) hanno annunciato la costruzione di una abitazione proprio grazie al riutilizzo di container navali, che sorgerà a Detroit. Il progetto, realizzato grazie a TAKD Design e Integrity Building Group, vuole essere un esempio di ‘resituzione del favore’ ad una città che a GM ha dato tanto come Detroit, la quale ora ha bisogno di iniziative che la facciano rinascere, diverse delle quali coinvolgono proprio MUFI: la città infatti ha subito un colpo molto duro a causa della crisi economica, andando completamente in bancarotta nel 2013. La casa container misura circa 12 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza, ed è alta circa 3 metri: in tutto poco meno di 100 metri quadrati di superficie, divisi in due camere da letto, un bagno, e una cucina con zona living. MUFI utilizzerà il container per dimostrare come sia possibile riutilizzare i materiali di scarto, e integrerà il progetto con gli obbiettivi di agricoltura urbana che da tempo persegue: l’organizzazione è nata proprio per incentivare le comunità metropolitane ad appropriarsi dei terreni in disuso e trasformarli in orti collettivi. Uno studente vivrà nella casa per un anno, e si occuperà della manutenzione dell’orto adiacente.  

GM ha donato la maggior parte dei materiali, di cui l’85% proviene da riuso, incluse batterie d’auto che verranno riutilizzate come cassette per le piante, armadietti industriali che verranno utilizzati come deposito attrezzi, pallet che troveranno nuovo impiego nell’arredamento, e ancora parti metalliche, pannelli isolanti, contenitori di varie dimensioni. La maggior parte delle persone coinvolte nella costruzione sono volontari con esperienza alle spalle.