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Si è rotto? Ecco come aggiustarlo

Imparare a riparare un cellulare o un bollitore invece di buttarli: è questo l’obiettivo dei Restart Project

Riparare

Insegnare a riparare gli oggetti invece di buttarli via e sostituirli con nuovi. Rendere le persone capaci di aggiustare un bollitore o di velocizzare l’accensione di un computer un po’ lento, senza disperarsi immediatamente e risparmiando soldi. E’ questo l’obiettivo dei “Restart Project” workshop controcorrente ideati da Ugo Vallauri e Janet Gunter, che hanno trovato nel loro progetto la formula per combattere il consumismo contemporaneo, dominato dal dogma “usa e getta”.

I due, seguendo le orme dei “Repair Café” di Amsterdam o dei “Fixers Collective” di Brooklyn, hanno dato vita a Londra a una serie di corsi mensili ed itineranti volti a istruire gratuitamente la gente su come rimettere in moto senza rivolgersi a uno specialista elettrodomestici malmessi e gadget elettronici in tilt. Il loro motto è “Repair, don’t despair”: a tutti noi ci prende lo sconforto quando il pc va in palla, ma i due trentenni ci insegnano che è importante rendersi conto che c’è ancora la possibilità di riparare le cose, senza arrivare subito alla soluzione più estrema, e cioè quella di buttarle via. In questi corsi le persone scoprono che l’80 % dei problemi sono risolvibili, che un pc lento ha solo bisogno di una memoria più ampia e che i tutorial su internet funzionano.

L’idea è venuta a Vallauri dopo una collaborazione con una Ong britannica operativa in Kenya, esperienza che gli ha insegnato come ridurre gli sprechi e aggiustare le cose invece di creare rifiuti che danneggiano l’ambiente. Oltre a permettere un notevole risparmio di soldi, questi corsi permettono anche di recuperare una manualità dimenticata, ma che per secoli ha permesso all’uomo di sopravvivere e che può suscitare ancora molto interesse: per molti è emozionante scoprire i meccanismi di un televisore, o riuscire a dare nuova vita al proprio orologio.

La crisi economica in questo senso ha permesso a molti di fare necessità virtù, e di riscoprire talenti nascosti, come l’arte di arrangiarsi e di informarsi per migliorare il proprio stile di vita, senza ricorrere subito al portafogli come panacea di tutti i mali. In Australia vanno alla grande i corsi di riparazione di gioielli organizzati da “The Tresaury” a Melbourne, mentre a New York i Fixers Collective si appassionano con cacciaviti e chiodi riparando elettrodomestici con entusiasmo e dedizione. In Italia esistono invece piccole realtà come la PcOfficina di Milano, che organizza incontri settimanali per riparare i computer, e l’Oratorio Digitale dell’associazione Ohibò, che insegna ai bambini sopra agli 11 anni come prolungare la vita di un cellulare o di un lettore mp3 senza struggersi per l’ultimo modello proposto dagli spot.