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Infusi di bellezza e salute: le margherite

Il più classico dei fiori di campo ha proprietà benefiche note sin da tempi molto antichi

Pratoline
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E’ una pianta che cresce spontaneamente praticamente ovunque, e che tutti conosciamo, un po’ l’emblema del fiorellino per eccellenza: la margherita di campo oltre ad essere decorativa gode di proprietà benefiche conosciute sin da tempi molto antichi. Anche nota come pratolina, dal nome scientifico di bellis perennis, la margherita è commestibile, assimilabile sotto forma di tisana, utile per applicazioni esterne e la si può utilizzare per ricavare un portentoso olio di bellezza. Si possono utilizzare sia i fiori che le foglie, che non sono molte, ma si trovano a volte alla base del fiore che formano una corolla.

Nell’uso popolare le margherite servivano a curare ferite e lividi, tanto che i dottori degli antichi romani solevano utilizzarla per ferite e medicazioni. Un unguento a base di foglie di pratoline, o il semplice pestato di queste, si spalmava direttamente su lividi, contusioni e ferite di vario tipo: la margherita contiene infatti saponina, sostanza che favorisce il riassorbimento del sangue in caso di lividi o traumi e contrastano le infiammazioni. Fiori e foglie pestate si utilizzavano anche per eruzioni cutanee, arrossamenti e irritazioni della pelle. Anche le infezioni venivano curate con infusi di margherita o acqua distillata del fiore, mentre masticare le foglie sembra utile nel curare ulcere del cavo orale. La tisana di pratolina è un ottimo rimedio contro la tosse e come depurativo grazie alle proprietà diuretiche. Si stanno inoltre studiando alcune correlazioni tra i trattamenti per l’HIV. L’omeopatia utilizza la bellis perennis per contrastare strappi muscolari, distorsioni e per il dolore postoperatorio.

In campo cosmetico si può utilizzare la margherita per diverse applicazioni. Un impacco a base di fiori di pratolina è ottimo per decongestionare il contorno occhi, mentre l’oleolito della pianta è un buon rassodante della pelle del corpo tonificante, specialmente per il seno, l’addome, le cosce, il collo. Stimola inoltre la microcircolazione. A tutti questi benefici bisogna aggiungere un interessante uso delle margherite in cucina: le foglie sono ottime sia cotte (lessate e condite con olio, sale e limone) sia crude, in aggiunta alle insalate. Anche i fiori danno un tocco creativo alle insalate primaverili, ma si possono utilizzare anche in aggiunta a zuppe, minestre o come originale ingrediente per tramezzini.