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Menu di Natale: 3 secondi vegetariani

Portate principali senza carne o pesce per i cenoni in famiglia animal friendly

Cavolo
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Se anche quest’anno vi trovate di fronte all’annosa questione di spiegare alla nonna che il pollo non è un vegetale, alla zia che anche il prosciutto un tempo era un animale, o al lontano cugino che no, non mangiate solo insalata, spazate via ogni dubbio portando a tavola delle portate senza carne e pesce che lasceranno la famiglia a bocca aperta. Vi proponiamo 3 ricette di secondi piatti (con opzione vegan e gluten free), spesso la parte più difficile di un cenone veggy, che stupiranno il parentado intero.

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Rotolo di frittata gourmand. Fate rosolare in padella dei funghi freschi misti sminuzzati, con un paio di spicchi d’aglio, sale e pepe. Una volta cotti (lasciate evaporare bene l’acqua), togliete l’aglio e grattugiateci sopra del tartufo fresco o, in alternativa, mescolateli ad un cucchiaio di crema di tartufo. A parte, preparate un composto per frittata in questo modo: uova intere (la quantità andrà regolata in base agli invitati, ma calcolate circa un uovo e mezzo a persona), una presa di sale, un pizzico di pepe, una grattugiata di noce moscata e mezzo bicchiere di latte freddo, che servirà a rendere l’impasto più leggero e morbido. Disponete il composto su una teglia rettangolare foderata di carta da forno, in modo che abbia uno spesso circa mezzo centimetro, e fate cuocere in forno finché diventa una frittatona solida. Sfornate e lasciate che raffreddi, poi cospargete l’intera superficie con il composto di funghi e tartufo, e uno strato di formaggio filante (quello che preferite, ma se optate per la mozzarella fatela prima scolare molto bene dalla sua acqua). Arrotolate dal lato più corto con molta delicatezza, e chiudete il rotolone con degli stuzzicadenti, avvolgendolo in carta alluminio. Prima di servire, infornate di nuovo perché si sciolga il formaggio, e tagliate ogni porzione a rondelle filanti. In alternativa al posto dei funghi potete usare gli spinaci.

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Seitan ai carciofi. Preparate il seitan come da ricetta, in modo che rimanga abbastanza morbido, o, se preferite, acquistate quello pre-cotto. Mondate i carciofi (nei mesi freddi troverete quelli romaneschi molto appuntiti), mettendoli man mano nell’acqua con il limone per non farli annerire. Tagliateli a fettine sottili in senso longitudinale, lasciando a pezzettoni grossi solo i gambi. Cuoceteli in una padella con olio, sale, aglio, una carota grattugiata e coprite in modo che ammorbidiscano. Se tendono a seccarsi, aggiungete qualche goccia d’acqua, ma non troppa altrimenti bolliranno. Quando sono cotti aggiungete il seitan tagliato a pezzettoni irregolari (se lo avete fatto in casa sarà piuttosto morbido, anziché tagliarlo col coltello strappate i pezzi a mano), alzate la fiamma e sfumate con del vino rosso. Lasciate evaporare il vino, aggiustate di sale se necessario e continuate la cottura per altri 20 minuti, finché i sapori si amalgameranno. Servite accompagnato da un puré di patate o della polenta.

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Polpette di fave in agrodolce. Cuocete delle fave secche in acqua salata, aromatizzandole con rosmarino e salvia, scolate e mettete i legumi da parte. Nel frattempo preparate una casseruola di verdure agrodolci procedendo così: tagliate a pezzettoni cipollotti, carote, peperoni (non sono di stagione, ma come possono mancare?), sedano e zucca. Mettete tutto in una casseruola, soffriggete finché si dorano e abbassate la fiamma, salate e coprite con il coperchio. Una volta ammorbidite le verdure, alzate di nuovo la fiamma, sfumate con del vino rosso, e cominciate l’operazione agrodolce: aggiungete zucchero di canna (un cucchiaio colmo per una casseruola di verdure) e una generosa spruzzata di aceto balsamico, mescolate e lasciate sciogliere, riabbassate la fiamma. Vedrete che man mano che le verdure continuano a cuocere, si formerà una cremina, assaggiatene una punta per capire se va bene di sale, dolcezza, acidità, e fate in modo di bilanciare i tre sapori. Quando le verdure saranno cotte, sfumate con un cucchiaino di salsa di soia, che darà un tocco di sapidità ulteriore. Ora preparate le polpette. Tritate del tofu e abbondanti capperi, e aggiungeteli alla purea di fave, aggiustando di sale e pepe. Formate delle palline prelevando un po’ di impasto alla volta (se il composto non è abbastanza solido aggiungete pane grattugiato o farina di ceci per la versione gluten free). Rosolate le polpettine in olio di semi caldo, toglietele e lasciate asciugare l’olio in eccesso su carta assorbente. Aggiungete le polpette cotte alla casseruola di verdure, amalgamandole con la salsetta agrodolce. Servite il piatto tiepido, non bollente.

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