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Esplorare il mondo del silenzio

Viaggio nell’affascinante mondo della subacquea, un trend di viaggio che begli ultimi anni sta radunando sempre più appassionati.

Sub nello stretto di Messina
courtesy of ©Edizioni Iter/Messina

L’estate sta per raggiungere il suo punto più caldo; per porre rimedio all’arsura non c’è niente di meglio che tuffarsi nelle acque fresche e cristalline. Il refrigerio ed il piacere è poi prolungato ed assicurato se al tuffo segue una stupefacente esplorazione delle pareti e dei fondali marini con l’annesso spettacolo dei variopinti abitanti degli abissi.

Negli ultimi trent’anni, infatti, la subacquea ha fatto passi da gigante, soprattutto sul piano delle attrezzature che ora sono semplici da usare ed alla portata di tutti (o quasi, visto che i prezzi rimangono comunque “importanti”). Iniziare ad esplorare i fondali marini è, quindi, cosa facile; basta rivolgersi ad un diving centre per poter essere seguiti ed accontentati. La maggior parte dei diving (così chiamati nel gergo dagli “uomini rana”) offre un’ampia gamma di servizi che vanno dal discovery, cioè un’immersione introduttiva per chi non è mai andato sott’acqua; ai corsi per conseguire i brevetti tecnici, necessari per raggiungere alte profondità e per usare miscele di gas particolari nelle bombole.

Ovviamente ci sono una marea, è proprio il caso di dirlo, di corsi per soddisfare le esigenze di tutti i subacquei: dall’open water, il brevetto per i principianti, dedicato alle immersioni poco profonde; fino a quelli per le immersioni in grotta, considerate le più estreme e pericolose. Muta, pinne, maschera e computer è l’attrezzatura che, assolutamente, non può mancare agli appassionati.

Per quanto riguarda la muta vi consigliamo di acquistare una semi-stagna, a meno che non vogliate immergervi solo nei caldissimi mari tropicali, infatti nel Mediterraneo la temperatura dell’acqua è comunque sempre un po’ “fresca”. Per la maschera e le pinne potete più o meno sbizzarrirvi; lo stesso vale per il computer, strumento ormai fondamentale per ogni sub, in quanto fornisce i dati fondamentali per ogni immersione: profondità, durata ed eventuali tappe di decompressione.

Dopo aver affrontato il come passiamo ad analizzare il dove ed il quando.

Dove immergersi non è problema, almeno nei nostri mari. La costa tirrenica è ricca di stupendi spot dove ammirare le meraviglie del “mondo del silenzio”, come lo chiamava Jacques-Yves Cousteau; ma sicuramente il top si raggiunge nelle nostre grandi isole (Sicilia e Sardegna) o negli altri arcipelaghi italiani (Tremiti, Eolie, Giannutri, Elba, etc.).

Riguardo invece il quando, anche di questo non bisogna preoccuparsi eccessivamente, perché i diving offrono un servizio che non conosce ferie e sott’acqua le condizioni atmosferiche non sono così determinanti, l’unica cosa che conta è che Poseidone, il signore dei mari secondo la mitologia greca, non sia particolarmente arrabbiato.

Quindi non c’è nient’altro da aggiungere basta fare una rapida ricerca in rete o con mezzi più classici (ci permettiamo di consigliarvi http://www.diveitaly.com/, il portale italiano della subacquea), trovare il diving che più ci piace ed iniziare ad esplorare questo mirabolante nuovo mondo ricco di sorprese ed emozioni incredibili.

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