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L’arte delle donne nel vaso di Pandora

All’interno del festival Barcelona Art Contemporanea molta attenzione, come sempre, alla videoarte: ma la produzione delle artiste visuali presenti spazia tra pittura, net art, fotografia, graffiti e illustrazione

BAC!CCCB Barcellona

Rappresentare un’arte al femminile non limitata ai cliché del femminismo, che affronti le tematiche piú diverse senza costringersi negli argomenti storicamente considerati “da donne”, come la violenza di genere: questa la sfida del Bac! di quest’anno.
E sono piú di 100 artiste, spagnole e internazionali, ad esporre le loro opere nella 10ma edizione del Festival di Arte Contemporanea di Barcellona, evento che è arrivato alla nona edizione con il nome di Pandora’s Box. E dal vaso di Pandora stavolta non escono tutti i mali del mondo, ma interessanti prodotti visuali che abbracciano discipline diverse come la pittura, la videoarte, l’illustrazione, la net art, il ricamo, la fotografia o i graffiti.

Come d’abitudine, da ormai un paio di edizioni a questa parte, il Bac! ha una diffusione reticolare: oltre a coinvolgere il Centro di Cultura Contemporanea e 7 gallerie della cittá di Barcellona, è presente in altri 15 spazi espositivi spagnoli, europei e sudamericani.

Una delle sezioni piú interessanti della mostra è quella commissariata da Macu Morán in collaborazione con VideoArtWorld: si chiama Mujeres Indomables (donne indomabili) e raccoglie alcuni fondamentali lavori della videoarte degli ultimi 4 decenni. Dalle pioniere del genere come Maya Deren a nomi classici come Yoko Ono, fino ad arrivare alle nuove generazioni con Pipilotti Rist, le artiste selezionate hanno avuto un peso notevole nell’estetica e nel pensiero contemporanei. Un’altra sezione dedicata alla videoarte, Scacco alla regina, è invece curata dall’associazione 22.37, un gruppo di artiste italiane che opera a livello transnazionale e che presenta 6 video legati alla tematica del gioco e le sue regole. 

Il vaso di Pandora ospita anche 7 artisti di sesso maschile, che per una sorta di par condicio con le limitazioni subite dalle artiste donne nella storia dell’arte anche recente, sono “costretti” ad assumere identitá femminili: tra gli altri, vale la pena ricordare il progetto Joana Paredes (Giovanna Muri) che riunisce alcune delle figure emblematiche del graffitismo locale.

BAC!
Presso il CCCB – carrer Montalegre, 5 – 08001 Barcelona
Fino al 5 gennaio 2010
Per maggiori informazioni:
http://www.lasanta.org/web/index.php

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