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Monumentale Tania

Performance da star per Tania Cagnotto agli Europei di Torino, dove si aggiudica una tripla medaglia e 2 record, replicando il passato glorioso di papà Giorgio.

Tania Cagnotto
LaPresse

Un tuffo nell’oro, quello di Tania Cagnotto nella gara sincro, che chiude la tripletta iniziata il 3 aprile dal trampolino da 1 metro (davanti all’argento della connazionale Maria Marconi) e intervallata, il giorno dopo, dal singolo a 3. E sempre dai 3 metri, stavolta insieme a Francesca Dallapè, corona il 6 aprile l’inedito successo mondiale (prima tuffatrice ad aggiudicarsi 3 ori nella stessa competizione europea) e contribuisce allo storico record italiano di 7 medaglie in una sola edizione.

Una vittoria inaspettata, su cui pesava il ricordo di una Pechino da dimenticare, in cui – quinta da 1 metro – abbandonava la specialità puntando alla piattaforma. Scelta strategica, visto l’oro europeo afferrato un anno fa ad Eindohoven dai 10 metri, ma non definitiva, dato che oggi, alla “Monumentale” di Torino, il riscatto non poteva essere più schiacciante. Forse per questo, Tania ha voluto dedicarlo a una persona speciale, sua nonna Elda, 85 anni, madre del celebre papà Giorgio.

È proprio da lui, trasferitosi da Torino a Bolzano (dove Nadia nasce il 15 maggio del 1985) per amore dei tuffi e di una tuffatrice (la mamma di Nadia Carmer Castiner), che già bambina eredita la propria passione. E forse quando piccolissima compiva il primo tuffo, insieme ai pesci rossi nella vasca del parco cittadino, pensava già di replicare gli allori paterni. Come quell’oro europeo, ottenuto 39 anni prima, che se ora impallidisce di fronte alle imprese filari, certo non scompare dalla mente di Tania, come stella cometa di un orgoglioso percorso sportivo.

Una carriera durata 9 anni, cominciata agli Europei di Helsinki del 2000 e proseguita con i podi di Berlino ‘02, conquistati al terzo e secondo gradino (sincro da 3, sempre con la Marconi e trampolino da 1), e di Madrid ’04, in cui vince il bronzo da 1 metro e l’oro dalla piattaforma. Il 2005 le consegna il bronzo di Montreal, prima medaglia mondiale per una tuffatrice italiana, confermato 2 anni dopo da quello di Melbourne.

Un palmarès davvero prestigioso, per una campionessa di 23 anni che, insieme al talento agonistico, coltiva anche la passione per danza, musica, sci e per il fidanzato-collega, Francesco Dell’Uomo, che – piazzato al quinto posto nel sincro a 10 metri – trova in lei motivo d’orgoglio e consolazione