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Il sorriso della Gioconda: è ancora mistero?

Un recente studio ha analizzato l’enigmatico sorriso della Monna Lisa: cosa nasconde il quadro più celebre del mondo

Sorriso della Gioconda
©Di C2RMF: Galerie de tableaux en très haute définition: image page - Cropped and relevelled from File:Mona Lisa

La Gioconda di Leonardo da Vinci è uno dei quei misteri che nel corso dei secoli ha alimentato miti e leggende. E numerosi studi hanno analizzato l’opera in ogni dettaglio. Non in ultimo una squadra di esperti che ha studiato gli angoli della bocca con un modello riprodotto in otto immagini alterate. Quattro con gli angoli rivolti verso l’alto e quindi felice e quattro verso il basso, triste. Le immagini sono state mostrate ad alcuni volontari assieme a quella del dipinto. Per riuscire a capire come è stata percepita l’espressione della Gioconda. Nel 97% dei casi la risposta è stata felice. La versione originale del quadro e le quattro versioni con l’espressione più positiva sono state quindi percepite come felici nella quasi totalità dei casi. E il loro riconoscimento è avvenuto più velocemente e con una maggiore certezza rispetto alle espressioni più tristi.

LA GIOCONDA CHE AFFASCINA DA SECOLI

Si tratta della dimostrazione di come il cervello sia più portato a riconoscere le espressioni facciali positive. Lo studio rivela che la nostra percezione di ciò che è triste o felice non è assoluta. Al contrario si adatta al contesto in cui viviamo con una velocità impressionante. Il tema del sorriso della Monna Lisa è da sempre al centro di diversi dibattiti. E’ spesso descritto come ambiguo. Ma davvero risulta cosi difficile interpretarne l’espressione? All’apparenza sembrerebbe di no visto che la maggior parte delle persone la riconduce ad un’emozione positiva. Spesso, infatti, è presentato come simbolo di un enigma emotivo. Il ritratto per molti appare sorridere dolcemente in un primo momento.

LA GIOCONDA E I SUOI ENIGMI

Solo se si guarda più a lungo e con più attenzione può rivelarsi con un ghigno beffardo e uno sguardo triste. Leonardo dipinse il sorriso di Monna Lisa usando ombre che vediamo molto meglio con la nostra visione periferica. Per questo, per vederla sorridere di gusto bisogna fissare gli occhi della donna o qualunque altra parte del quadro. Affinché le sue labbra cadano nel campo della visione periferica. Una dimostrazione di questo effetto può essere fatto sfumando progressivamente l’immagine del quadro, in modo da visualizzare come la nostra retina vede il sorriso, in visione centrale a sinistra e periferica man mano che si procede verso destra. Lo stesso trucco Leonardo lo avrebbe utilizzato per la Bella Principessa, il ritratto di una Sforza realizzato su pergamena, di circa dieci anni anteriore all’opera della Mona Lisa.

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