Sono passati i tempi in cui mangiare a Londra significava dover declinare le proprie sane abitudine alimentari perché hamburger, roastbeef e fish & chips erano l’unica opzione per potersi sfamare. Ormai, questo scenario fatto di grassi minacciosi e lontano anni luce da una dieta equilibrata ed eco – friendly, è stato brillantemente offuscato da un tendenza che, finalmente, si impone sul mercato e sui menu di tutti ristoranti – compresi i pub più tradizionali – della capitale: ovunque decidiate di andare a mangiare, troverete almeno una opzione vegetariana.
Dove per ‘opzione’ non si intende un triste piatto privo di fantasia, ma alimenti buoni, biologici, in segno di rispetto e di incoraggiamento, che hanno come fine ultimo non solo quello di mettere a proprio agio coloro che hanno scelto di vivere in sintonia con l’ambiente circostante, ma anche di deliziarne sapientemente il palato.
Ed ecco che, sulla scia di questa nuova religione alimentare, Londra apre le porte ad una scelta ecologica ancora più autentica che fa un passo in avanti rispetto all’essere vegetariani senza però arrivare all’estremismo e al rigore del veganesimo. Una via di mezzo che è stata battezzata come veganesimo part – time. Trend che può essere interpretato sotto vari punti di vista. Sicuramente – e senza false ipocrisie – noi donne ne siamo attratte soprattutto spinte dalla nostra natura narcisista: le inglesi infatti non possono restare indifferenti di fronte ai bellissimi corpi di Natalie Portman e Stella McCartney, tra le più fedeli seguaci del veganesimo.
Il mercato meat – free sta crescendo esponenzialmente, promettendo una crescita del 19% nei prossimi cinque anni. Ed il motivo e’ semplice: mangiare vegano e raw – ovvero cibi primi, non trattati – e’ il modo più semplice e veloce per sentirsi meglio. Se passate da Londra non potete non notare i numerosi Hollan & Barrett sparsi ovunque: qui troverete prodotti rigorosamente naturali, integratori alimentari e bibliografie che vi incoraggeranno a fare questo salto di qualità da cui e’ difficile tornare indietro.
Altri punti di riferimento sono la catena Whole food, famosa per le sue insalate ‘fai da te’, questo tipo di delicatessen e’ il più frequentato dalle part – time veganist in quanto ne rispecchia la cultura a 360 gradi: tutto organico, tanti legumi pronti da mangiare, pochi ed essenziali cibi di natura animale, formaggi strettamente importati da incontaminate aziende agricole e uova di galline libere da gabbie e da concimi chimici.
Dunque italiane, seguiamo la moda and let’s walk on the green side… per poter trovare finalmente quel preziosissimo equilibrio con il nostro corpo e con la natura, e lasciando gli animali liberi di vivere questa stessa meravigliosa esperienza.
