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Docce eco-friendly: valore aggiunto all’acqua

La bolletta dell’acqua è, ogni volta, una doccia fredda? L’Ambiente soffre la sete? Bisogna responsabilizzarsi, a partire dalla doccia

Doccia azzurra

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In chimica si chiama H2O, ma oggi più che mai l’acqua è oro: è preziosa, non ce n’è poi così tanta, costa. Per farsene un’idea, non basta sospirare di fronte alla bolletta, serve ascoltare il grido d’allarme degli ambientalisti, informarsi, pensarci ogni volta che si usa.

Insomma, è un diktat, niente sprechi. Bisogna metterci la firma, se occorre, altrimenti qui si rischia di rimanere letteralmente a bocca asciutta. Meglio rinfrescarsi le idee con una doccia. Ovviamente eco-friendly.

E’ estate e fa caldo, ma Extremis, brand belga di ecodesign, ha la soluzione in tasca, O meglio, in giardino. Si tratta di Serpentine, la prima doccia per esterni “plug and spray”. Disegnata da Tom De Vrieze, Serpentine è infatti un semplice e leggero tubo in acciaio inox, dalla silhouette sinuosa, al cui capo di base va inserito il classico tubo da giardino. Farsi la doccia e annaffiare saranno la stessa azione, mentre la giuntura a metà altezza consente di chiudere, aprire e regolare il getto senza dover tornare al rubinetto principale. Vincitore per originalità e innovazione dell’Orticola D’esterni Award 2010.

Cantando sotto la doccia è anche sentirsi liberi e leggeri, come l’aria. Per queste armonie le innovative docce areate di Oxygenics Biz sono impeccabili. Grazie alla tecnologia avanguardistica Oxygenics, infatti, aumentano la presenza di ossigeno nell’acqua rendendola potente, leggera, carezzevole e azzerando gli sprechi. Il nuovo modello Storm conta ben 54 ugelli per un corroborante soffione che, sulla pelle, è come uno spray, un massaggio, un peeling!

Infine, inutile battere i piedi, se l’Ambiente ha sete e chiede la collaborazione di tutti. A meno che non si tratti di Eco Shower, progetto di Paul Frigout che si autoalimenta quando calpestata. Realizzata con materiali completamente riciclati, infatti, conta in una pedana sensibile al calpestio che regola il getto dell’acqua, mentre una turbina integrata produce l’energia necessaria a farla funzionare. Insomma, oltre a cantare, sotto la doccia tocca ballare!

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