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Gregory Crewdson

L’America suburbana di Crewdson al Palazzo delle Esposizioni. Immagini come livide citazioni, riferimenti ai film e ai miti di Hollywood e alle teorie freudiane.

Gregory Crewdson

“Presto cadran quattro dì nella notte; svaniran presto quattro notti di sogni quindi la luna, pari ad arco argenteo, appena teso in ciel, sarà notturna spettatrice di nostre cerimonie”.
William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate
Le fotografie di Gregory Crewdson ritraggono il mondo apparentemente idilliaco dell’America rurale e provinciale come in un sogno cinematografico inquietante, pervaso di oscurità e mistero. Sulla scia del saggio sul perturbante di Freud (Das Unheimliche), Crewdson riesce a creare mondi fotografici complessi e particolareggiati, in cui l’iconografia del paesaggio e dell’America suburbana appaiono come metafore delle nevrosi, delle ansie e dei desideri del fotografo stesso, specchi di una società intenta a confrontarsi con gli abissi della propria coscienza collettiva.
Nato a New York (Brooklyn) nel 1962, Crewdson è oggi uno degli insegnanti più accreditati della Yale School of Art di New Haven. L’impiego teatrale della luce, l’introduzione di elementi fantastici e fiabeschi e una totale devozione alla narratività pongono Crewdson a pieno titolo nell’ambito della staged photography, che – grazie ai suoi maggiori esponenti, come Cindy Sherman e Jeff Wall – si è già da tempo affermata come una delle più importanti forme espressive dell’arte fotografica contemporanea, mentre l’attenzione al dettaglio e la cura dei particolari rivelano un approccio realistico – documentaristico simile a quello di Walker Evens, Garry Winograd e William Eggleston.
Una delle fonti di ispirazione di Crewdson è rappresentata dalle produzioni hollywoodiane, spesse indicatrici accurate dello stato emotivo del paese, ed i film di David Lynch e Steven Spielberg hanno influito particolarmente sulla sua opera. In alcuni cicli come Twilight, Dream House o Beneath the Roses Crewdson comprime a tal punto la logica narrativa del cinema che una singola foto potrebbe potenzialmente rappresentare l’ampiezza narrativa di un intero film e i frammenti di storie contenuti nei suoi -single – frame movies- combinarsi a formare un’opera completa.
La mostra, a cura di Stephan Berg,  ripercorre il percorso artistico di Gregory Crewdson a partire dagli inizi, risalenti agli anni 1986-88, fino alla serie più recente, intitolata -Beneath the Roses- (2003-2005). La mostra, che tocca varie città europee, è organizzata dal Kunstverein Hannover in stretta collaborazione con l’artista.
Accanto alla mostra di Gregory Crewdson, una rassegna cinematografica "Cinema visionario", dal 10 gennaio nella sala Cinema di Palazzo delle Esposizioni, propone tra le altre, le pellicole di David Lynch, David Cronenberg, Lars von Trier e i fratelli Coen.
Gregory Crewdson
Fino al 2 marzo 2008
Palazzo delle Esposizioni Piano 1, (lato via Milano)

via Nazionale, 194 Roma
Catalogo HATJE CANTZ
Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00

Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30
Lunedì: chiuso.
 Intero – 12,50
Ridotto – 10,00
Scuole – 4,00 per studente Per i gruppi e le scolaresche la prenotazione è obbligatoria
Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni