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Scienza, macchine e architettura entrano in galleria

Cosa unisce la meccanica aeronautica, l’architettura e l’arte contemporanea? Random, la mostra di Günter Pusch

Günter Pusch - Phoenix
Günter Pusch - Phoenix

La meccanica è in apparenza una delle discipline meno artistiche del mondo, formata com’è da regole rigide e concatenazioni causa-conseguenza immediate. Eppure la mente di un artista la può trasformare in poesia e creazioni visionarie: Günter Pusch fa proprio questo, miscelando elementi che provengono dalla natura con le opere dell’uomo. Artista tedesco trapiantato in Italia (vive e lavora tra Milano e Pavia), Günter Pusch espone in questi giorni a Venezia, presso le suggestive stanze della CAOS Art Gallery.

‘Random’ è il titolo della mostra curata da Daniella P. Bacigalupo, e apre le porte al complesso immaginario emotivo e simbolico di Pusch. L’artista combina nelle sue opere pittoriche elementi che provengono dalla natura, dalla scienza, dall’architettura, i quali formano tutti insieme una sorta di spazio per dialoghi interiori. Interessante ed esplicativa la formazione di Günter Pusch: l’artista tedesco ha lavorato per anni come meccanico aereonautico, dopodiché si è laureato in architettura dedicandosi in modo particolare allo studio del disegno industriale. Ecco da dove proviene la realtà che ritroviamo nelle sue opere, i cui elementi stilistici sono prevalentemente architettonici, sia quando si tratta di spazi industriali che organici, in ogni caso capaci di contenere l’universo spirituale dell’artista. Motori e spazi industriali accolgono flora e fauna, reti organiche che suggeriscono le connessioni neuronali. Elemento ricorrente della pittura di Günter Pusch è il motore elettrico, spesso rappresentato come dispositivo propulsore che si integra agli elementi organici. Altro recente elemento caro all’artista è il cuore, in quanto motore primordiale dell’essere umano.

Perché oltre alla formazione tecnica, Günter Pusch lascia trasparire anche l’innata passione per la natura, che viene rappresentata sotto forma di elemento simbolico. Quello che si viene a creare nei suoi quadri sono scenari in cui vita e meccanica si miscelano e rimangono sospesi, evocano abbandono e desolazione, come se la natura cercasse piano piano, impercettibilmente, di riprendersi gli spazi che l’industria le ha sottratto. Ecco che gli alberi assumono sembianze umane di donne in meditazione, gli uccelli del Paradiso dispiegano ali che si vanno ad intersecare con filamenti organici, a loro volta collegati a macchinari, archeologie industriali su cui incombono strani personaggi in bilico sospesi sulle nuvole.

“La pittura, la scultura e il video ci permettono di inoltrare la soglia delle percezioni per codificare, nelle opere, la nostra personale realtà e quella del mondo che ci circonda – spiega la curatrice Daniella P. Bacigalupo – Alla fine, il motore, il cuore, dona energia alla ricerca della connessione tra il mondo terreno e spirituale, trovando nell’immaginario di Gunter Pusch  la strada per la creazione di nuovi scenari”.

La mostra Random è un progetto multidimensionale, dove accanto ai lavori di Pusch co-abitano le sonorità sperimentali di BLANCO X, Umberto Petrin e U-inductio, Vittorio Achille.

Günter PuschRandom
CAOS Art Gallery
Venezia Calle Lunga S. Barnaba 2687 – Dorsoduro 30123
Fino al 15 luglio 2013.
Orario di apertura: 10.00–13.30 / 15.00–19.30, lunedì chiuso.
Ingresso libero
www.gunter-pusch.com
www.caosgall.com