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Jackie Cruz presenta i nuovi episodi di Orange Is the New Black

Intervista all’attrice originaria della Repubblica Dominicana che nella serie Netflix interpreta Flaca Gonzales

Jackie Cruz presenta i nuovi episodi di Orange Is the New Black
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Le protagoniste di Orange Is the New Black hanno interessanti storie personali da raccontare. Interessanti almeno quanto quelle scritte per i personaggi che interpretano. Prendiamo Jackie Cruz ad esempio, l’attrice trentunenne originaria della Repubblica Dominicana che nella serie interpreta Flaca Gonzales.

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La sua scalata alla serie più guardata su Netflix è uno scacco matto in una manciata di mosse. Da bambina la madre la accompagna a vedere Guardia del corpo e lei si innamora di Whitney Houston. “Ero ossessionata da quel film. Lo vidi doppiato in spagnolo, ma le canzoni di Whitney erano sempre in inglese. Uscita dal cinema ho iniziato a sognare di diventare come lei. Quel film mi ha ispirato: sentivo che anche io potevo farcela. Sembrava impossibile ma mia madre ha scommesso su di me, ci siamo spostati in California quando avevo 15 anni. Dieci anni dopo mi hanno presa nel cast di Orange Is the New Black”. Dieci anni sono pochissimi nello showbusiness, ma non c’è vera vittoria che arrivi senza il sapore della sconfitta. La Cruz sarà pure stata sponsorizzata dalla madre, ma a un certo punto si è ritrovata prima sul lastrico e senzatetto e poi in sala operatoria a un passo dalla fine.

Jackie Cruz: “Orange is the New Black mi ha salvato la vita”

“Avevo 16 anni e non volevo più vivere con mia madre. Sono stata il tipico caso di figlia ingrata: non mi piaceva vivere nel monolocale del fidanzato di mia mamma. Tra lei e me si creava spesso un forte attrito: eravamo come sorelle e litigavamo molto. Quando le ho comunicato che volevo andare via mi ha detto: ‘vuoi essere adulta? Fai pure. Ma non tornare qui’. Quando l’ho chiamata perché ero in difficoltà, mi ha proibito di tornare da lei: ‘E’ dura essere adulti’ – mi diceva. A quel punto ho vissuto un po’ in macchina, un po’ sul divano di un’amica. Qualche tempo dopo ho avuto un bruttissimo incidente in macchina: mi hanno operata al cervello. Sentivo che quell’incidente avrebbe potuto distruggere tutto quello che stavo cercando di costruire. D’un tratto avevo la faccia paralizzata e camminavo con difficoltà. Poi questa serie mi ha salvata”.

“Voglio recitare in Fast & Furious e nel prossimo film di Spielberg”

Al provino per la serie la Cruz si è presenta senza trucco: “Me lo avevano chiesto. Sono entrata in quella stanza tenendomi stretti i ricordi di quando dormivo in auto e di quando ero in ospedale. Ho pronunciato le mie due battute pensando che sarei riuscita a ottenere il ruolo”. L’attrice però precisa: “Parlo senza alcun problema dei miei periodi bui e dei miei problemi. Non sono stata una vittima, alla fine ce l’ho fatta e quindi voglio mostrare agli altri che tutto è possibile”.  Oggi Cruz sogna il cinema, quello action: “Ho chiesto alla mia agente di farmi fare un provino per il prossimo film di Fast and Furious”. E quello dei grandi maestri: “Ho fatto un provino per West Side Story di Steven Spielberg: voglio essere la sua Anita”.

All’inizio della sua esperienza sul set di Orange, l’attrice era costretta a lavorare anche sedici, diciotto ore al giorno, dividendosi tra la serie e l’impegno come cameriera. “Arrivavo sul luogo di riprese con le occhiaie e le calze bucate. Mi chiedevano cosa avevo fatto, rispondevo che ero andata in discoteca, il che era vero: servivo ai tavoli in un club”.

“A volte scoprono il tuo passato e lo ritrovi nel copione”

Più volte nel corso dell’intervista Cruz ammette che il ruolo di Flaca sembra essere stato creato a posta per lei e rivela che gli sceneggiatori dello show studiano gli attori da vicino. “A volte scoprono il tuo passato e lo ritrovi nel copione: il mio personaggio aveva una zia che le creava vestiti quando era piccola. E’ successo anche a me. Un’altra volta hanno notato il rapporto di amicizia che ho con Diane Guerrero e a quel punto hanno scritto una storyline per i nostri due personaggi, Flaca e Maritza”.

Dopo cinque anni nella serie, Cruz ha le idee molto chiare su quale sia il vero potere di Orange Is the New Black. “Fare parte di questo show ti cambia la percezione sulle donne che stanno in prigione. In un certo senso è come se fossimo la loro voce. Ne ho conosciute tante di donne che si trovano in prigione e sono sempre grate nei confronti dello show”. In prigione dunque trasmettono Orange Is the New Black: legalmente o esiste un traffico sottobanco? “Non so esattamente cosa fanno – afferma la Cruz – ma qualcosa fanno. Ci guardano sempre”.

La sesta stagione di Orange Is the New Black è attualmente disponibile su Netflix.

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