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Francoforte celebra Jeff Koons, erede di Warhol

Fino al 23 settembre due mostre presentano a Francoforte trent’anni di creatività del grande artista erede di Andy Warhol

jeff koons
APimages

Agli inizi degli anni ’90 scandalizzò la Biennale di Venezia con i suoi quadri hard dove si ritraeva in amplessi con Cicciolina, all’epoca sua moglie. Quelle opere tra il porno-pop e il kitsch contribuirono a far salire alle stelle le quotazioni delle sue opere. Da lì Jeff Koons si convertì al suo mondo fatto di giocattoli, di pupazzi giganti e bambole in technicolor e divenne in breve tempo uno degli artisti viventi più conosciuti e chiacchierati al mondo. Oggi i musei Schirn e Liebieghaus di Francoforte offrono un doppio tributo all’opera del provocatorio artista statunitense ripercorrendo tutte le fasi del suo trentennale lavoro.  Protagoniste, tra le tante, le aspirapolveri Hoover esposte dentro teche di plexiglass dalle sembianze antropomorfe, la celebre scultura in porcellana che rappresenta “Michael Jackson and Bubbles” come una “Pietà contemporanea”, la grande Venere metallica realizzata con gli amatissimi palloncini, marchio di fabbrica dell’artista. Le due esposizioni sono di certo un’occasione unica e da non perdere per conoscere e ammirare l’opera di colui che è stato definito il grande erede della Pop Art.

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