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Joana Vasconcelos, colore e uncinetto per Gucci

Cuori pulsanti roteano a ritmo di fado, oppure uncinetti coloratissimi escono da tubi della doccia e raccontano l’identità del Portogallo di oggi e di ieri

Joana Vasconcelos
AP

Emozione e ragione, mondo industriale e artigianale, colore e metallo. Su queste e altre dicotomie, costruite attraverso la decontestualizzazione di oggetti di uso domestico, che non possono risolversi in una sola direzione ma solo equilibrarsi nel gioco delle differenze, si basa il lavoro di Joana Vasconcelos, artista portoghese che espone al Gucci Museo dal 20 giugno al 15 dicembre 2013.

Ma identificare il lavoro dell’artista solamente sulla convivenza degli opposti, è impossibile, se non si amplia il discorso al contesto di riferimento, la cultura portoghese, fotografata con il suo bagaglio di tradizioni artigianali, sulle quali troneggia l’utilizzo dell’uncinetto, e infine in un contesto di reinvenzione dell’identità storica e nazionale del paese, soprattutto per quanto riguarda il ruolo femminile.
Questo complesso lavoro stratificato, accompagna l’esposizione delle quattro opere più rappresentative dell’artista portoghese: Red Independent Heart(2008),  Hand Made (2008), Psycho (2010),  Lavoisier (2011),  che arrivano a Firenze grazie al contributo della Fondazione Pinault.

Con “Red Independent Heart” ci addentriamo, non a caso il titolo, nel cuore della tradizione portoghese. Un gigantesco cuore rosso, composto da plastica fusa su struttura in ferro, rimane sospeso e roteante a ritmo di fado. Per “Lavoisier”, l’artista compone un’opera con un lavello di metallo rivestito di uncinetto colorato e replica lo scontro tra artigianato e modello industriale. “Psyco” utilizza il metallo di due bocchettoni da doccia combinato con il celebre tessuto intrecciato, che sgorga come l’acqua. Il titolo dell’opera inneggia al film di Hitchcock e al particolare della scena nella doccia come simbolo della violenza sulle donne. Con l’opera video “Hand made” si riassumono visivamente i temi cari all’artista. Un progetto video documenta cinque donne di differenti generazioni, paesi e culture mentre lavorano all’uncinetto e a maglia, riprese in alcuni dei luoghi più importanti del patrimonio artistico e architettonico portoghese. Dal sito megalitico del Cromlech di Almendres – vicino a Guadalupe – al Palácio da Pena di Sintra – uno dei più alti esempi di architettura romantica di tutto il Portogallo. E così con la mente piena di colore e passione, lo spettatore penetra nel folklore di questa terra, sospesa tra passato e presente e in continua negoziazione con una nuova identità. 

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