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Un “riassunto affettivo” di Mario Dondero

Genova dedica una mostra antologica a Mario Dondero, fotografo eclettico e originale annoverato tra i maggiori fotoreporter italiani viventi

Mario Dondero mostra
Mario Dondero

Il Palazzo Ducale di Genova ospita fino al 19 agosto la mostra “Dalla parte dell’uomo” dedicata a Mario Dondero. Tra i maggiori fotoreporter italiani, Dondero ha segnato con le sue celebri immagini lo scorso secolo: legato a gruppi di intellettuali ha trascorso la sua esistenza viaggiando in tutto il mondo, dall’Algeria all’Afghanistan, passando per la martoriata terra d’Africa. Una testimonianza civile, un documento del presente, come afferma lo stesso Dondero, “dove la fotografia non è il fine, ma il mezzo per avvicinarsi alla vita”.
 
Celebre a livello internazionale per il suo straordinario lavoro, ci ha restituito accanto alle sue foto “impegnate”, che catturano guerre, conflitti sociali e politici, anche indimenticabili ritratti di artisti, di letterati, di personaggi che hanno dato una svolta alla cultura del Novecento: davanti alla sede delle Editions de Minuit,  nel 1959, Dondero immortala Claude Simon, Claude Mauriac, Jérôme Lindon, Robert Pinget, Nathalie Sarraute e Claude Ollier, scrittori che appartennero a quella che in seguito fu chiamata la corrente del “nouveau roman”.
 
“Questa mostra è per me”, racconta Dondero, “il riassunto affettivo della mia vita da fotoreporter… e il fatto che si svolga a Genova è per me un regalo, un lusso. Con questa città ho, in fondo, flirtato tutta la vita, fa parte della mia infanzia, (il padre era genovese), ho con essa un rapporto appassionato e tenero…”
 
Tre gli epicentri del suo sguardo: Parigi, dove si è trasferito nel ’54 e dove ha intrattenuto rapporti col meglio della cultura progressista e gauchiste; Milano, dove il sodalizio con i fotografi Carlo Bavagnoli, Alfa Castaldi e Ugo Mulas, unitamente a tanti altri intellettuali assidui del bar “Giamaica” nel quartiere di Brera, è rappresentato una volta per sempre nelle pagine centrali del romanzo “La vita agra” di Luciano Bianciardi; Roma, dove ha trascorso gli anni Sessanta, ritrovando quasi ogni giorno alla semplice mensa di “Cesaretto”, in via della Croce, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Laura Betti, Goffredo Parise.
 
Dalla parte dell’uomo
Palazzo Ducale, Loggia degli Abati, piazza Matteotti 9 – Genova
Fino al 19 agosto 2012, dalle 11 alle 19, lunedì chiuso

Biglietti: Dondero + Giacomelli: bigl. unico € 4.
                Dondero + Giacomelli + visita Torre: bigl. unico € 6.

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