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Isabella Ragonese a Cannes

Presentato a Cannes l’unico film italiano in gara, “La nostra vita”, con Elio Germano e Isabella Ragonese

Isabella Ragonese al Festival di Cannes
AP

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Un solo film italiano in concorso quest’anno al Festival di Cannes e, a giudicare dall’accoglienza ricevuta alla presentazione ufficiale di ieri, verrebbe da dire: pochi ma buoni. Lunghi applausi hanno accolto “La nostra vita” di Daniele Luchetti e i suoi protagonisti, Elio Germano che si conferma ancora una volta una delle promesse mantenute del nostro cinema, Luca Zingaretti, Raoul Bova e un’intensissima Isabella Ragonese.

Proprio la Ragonese, sebbene con un ruolo secondario, si rivela uno dei volti più interessanti del nostro cinema: brava, convincente, poliedrica, giovane ma con studi ed esperienze importanti alle spalle, la croisette ha rappresentato per questa bella siciliana il coronamento di un periodo davvero fortunato.

Dopo una comparsata con Crialese in “Nuovo Mondo” (2006), Isabella Ragonese si è imposta al pubblico italiano sin dal suo vero debutto, con “Tutta la vita davanti” (2008), l’amara riflessione di Paolo Virzì sull’Italia ai tempi dei call center, il mondo in cui Marta, interpretata dalla Ragonese, si ritrova catapultata dopo la laurea in filosofia teoretica. Anche in quel film aveva accanto Elio Germano, su cui non ha che parole piene di entusiasmo: “Farei un contratto per lavorare sempre con lui” – dichiara in un’intervista su Panorama – Elio ti facilita il lavoro, ti fa succedere le cose sul set”.

Nel film che Luchetti ha portato a Cannes, Isabella Ragonese interpreta il ruolo di Elena, una mamma a tempo pieno con due figli piccoli e un terzo in arrivo, alle prese con la prole mentre il marito Claudio, interpretato proprio da Elio Germano, lavora in un cantiere edile. Una vita normale la loro, finché la tragedia non sconvolgerà un equilibrio tutto sommato accettabile.

Entusiasta dell’opportunità offerta ad un film in cui dichiara di credere tantissimo, Isabella Ragonese è stata completamente assorbita dai preparativi per questo film, uscito oggi nelle sale italiane, e per dare il meglio a Cannes che “è una finestra sul mondo per vedere come viene accolto un film”. Realista, dichiara di non pensare troppo ai premi: “già essere stati presi mi fa ben sperare”.

Prima Cannes, poi un po’ di riposo dopo un periodo intensissimo: tra il 2008 e il 2009 Isabella non si è mai fermata, e il risultato di quest’iperattività sono i film “Viola di mare” di Donatella Maiorca, “Due vite per caso”, interessante esordio di Alessandro Aronadio, “Dieci inverni” di Valerio Mieli e “Oggi sposi” di Luca Lucini. Un’iperattività dettata, come confessa lei stessa, dall’ansia di aver cominciato tardi a fare cinema e di voler recuperare il tempo perduto. Quest’ansia conoscerà un po’ di tregua nei prossimi mesi, che vedranno Isabella Ragonese impegnata soprattutto nella promozione del film

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