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A Venezia, un cinema tutto al femminile

A partire da Kasia Smutniak, madrina d’eccezione, molte le donne protagoniste della 69ª Mostra del Cinema di Venezia

Kasia Smutniak
LaPresse

Sarà Kasia Smutniak la madrina della 69esima Mostra del Cinema di Venezia nella serata di apertura del 29 agosto, che si terrà sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema). A lei anche il compito di condurre  l’8 settembre la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi della giuria del Concorso Venezia 69. della Mostra. Polacca di nascita ma italiana d’adozione, Kasia Smutniak ha iniziato giovanissima la carriera di modella, prima di esordire nel cinema a fianco di Giorgio Panariello in “Al momento giusto” (2000) e diventare famosa grazie a numerose campagne pubblicitarie e alla partecipazione in film come “Caos calmo” e “Nelle tue mani” di Peter Del Monte, pellicola grazie alla quale ottiene il Nastro D’argento Europeo e il Globo D’oro.

Oltre al nome della madrina sono stati resi noti i programmi delle sezioni parallele. Le «Giornate degli Autori», a Venezia dal 30 agosto all’8 settembre, saranno l’occasione per celebrare la creatività femminile e il nuovo cinema italiano. Dodici i film nella Selezione Ufficiale, fra cui quattro firmati da registe e due lungometraggi italiani: “Heritage” dell’attrice palestinese Hiam Abbas che fa il suo esordio alla regia e Stories we tell di Sarah Polley. Il carcere di Secondigliano è lo scenario in cui è ambientato Il gemello di Vincenzo Marra mentre Stefano Mordini firma “Acciaio”, tratto dal romanzo di Silvia Avallone.

Anche nella sezione «Women’s tales» le donne sono protagoniste: in rassegna i video di quattro registe che raccontano l’universo femminile, da Zoe Cassavetes a Giada Colagrande. Nella sezione «Eventi Speciali», cinque film tra cui un lungometraggio sulla collaborazione tra Bob Wilson, Marina Abramovich e Willem Dafoe firmato dalla stessa Colagrande. Accanto a lei, in questa sezione,  i lavori di Costanza Quatriglio sul ’900 italiano.

Segnaliamo infine, alle giornate degli autori nella sezione Venice Nights, il documentario di Alessandra Cardone, My Friend Johnny che racconta l’incontro tra Johnny Depp e un suo amico veneziano, un ristoratore che, dall’epoca delle riprese del film “The Tourist”, quando lo aveva sempre a cena, non ha più smesso d’aspettarlo. “L’idea di poter entrare a far parte, anche solo per qualche attimo, della vita di un personaggio famoso  – dice Alessandra Cardone – è qualcosa che appartiene a molti. E’ un desiderio che può essere vissuto con disincanto e con la consapevolezza che la vita vera è un’altra cosa,  ma cascarci è davvero molto più facile di quello che sembra. Questo è quello che ho voluto raccontare, dice l’autrice che conclude – A volte una “piccola fortuna” può rivelarsi un boomerang”