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Sesso, amore e cibo: ecco il Meryl – pensiero

A Roma per presentare il film “Julie&Julia”, Meryl Streep riceve in Campidoglio il Marc’Aurelio d’Oro alla carriera

Maryl Streep al Festival di Roma
LaPresse

Diva incontrastata di questo Festival del Film di Roma, Meryl Streep era attesissima nella capitale, e ieri è stata incoronata regina con una vera e propria ovazione dopo la proiezione del film “Julie&Julia”, in cui recita accanto a Amy Adams. E un’altra ovazione la attende oggi in Campidoglio, dove riceverà il Marc’Aurelio d’Oro alla carriera.

La conferenza stampa che è seguita alla proiezione del film è stata un autentico palcoscenico sul quale la diva ha fatto brillare i suoi pregi: ironica, affascinante, riflessiva, fiera di dimostrare tutti i suoi sessant’anni e di aver dedicato una vita intera al cinema, cercando di diventare argilla nelle mani dei registi che l’hanno diretta, Meryl incanta i giornalisti e i fotografi con la sua personale filosofia di vita.

“Julie&Julia”, la commedia diretta da Norah Ephron che ha presentato al Festival, le offre lo spunto per snocciolare i cardini del Meryl-pensiero: “Amore, sesso e cibo: sono le tre gemme che questa storia esalta, le cose che veramente contano, più di lavoro e carriera”. E in effetti il cibo e l’amore sono al centro di questa pellicola, che racconta la storia – vera – di Julie Powell, un’impiegata trentenne che nel 2002 decide di lanciare sul suo blog una sfida impossibile: realizzare in un anno le 524 ricette del libro di cucina della leggendaria Julia Child, famosissima negli Stati Uniti per aver fatto conoscere negli anni ’50 la cucina francese agli americani con un libro che ha avuto 50 ristampe e uno show televisivo durato più di vent’anni.

Meryl dichiara di aver pensato alla madre per interpretare il personaggio della cuoca Julia, alla sua capacità di vedere gli aspetti positivi di ogni cosa e di portare il sorriso nella giornata di tutti. Con le sue ricette, Julia-Meryl parla anche d’altro: della necessità di godersi i momenti belli della vita, senza lasciare che ambizioni impossibili la avvelenino, cercando conforto, per addolcirla e renderla gustosa, nelle cose semplici e negli affetti autentici.

Sostenitrice da anni del movimento Slow Food, per Meryl questo film è anche un’occasione per ribadire l’importanza di nutrirsi con alimenti che siano anche cibi per l’anima e sostituiscano i pasti veloci e insapori a cui spesso ci si è abituati con i ritmi di vita contemporanei. Davanti ai fotografi che se la contendono fa sfoggio di una femminilità affascinante, al tempo stesso maestosa e impertinente, rimpiangendo che un grande regista come Scorsese non abbia ancora pensato a un film incentrato su una figura femminile: lei sarebbe sicuramente pronta a fare di un film del genere un vero capolavoro.

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