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Design ovvero l’arte di scomparire

Per massimizzare gli spazi, ma anche per chi ama un’estetica pulita, il design si sta specializzando sempre di più nell’illusionismo

Interni bianchi

Oggetti mimetizzati, spazi che compaiono e scompaiono, arredamento che in un batter di mani si dissolve. Niente più fili e ingombri, il cui impatto ad un occhio di esteta corrisponde al frastuono durante una sinfonia per pianoforte, niente spazi sacrificati. Il design si dedica all’illusionismo.

Che sia per risparmiare metri quadrati, o per puro piacere nel vivere spazi ampi in casa, da 2G Design arriva Bed Up Down, il letto che si solleva e scompare nel soffitto, non occupa alcuna superficie perimetrale, e una volta alzato diventa un punto luce con faretti. Attenzione, non si tratta di un soppalco, ma di un letto che viene installato sul soffitto (di qualsiasi altezza ma con standard precisi di controsoffittatura) e in tutta sicurezza può scendere o salire a piacimento, senza farlo e disfarlo naturalmente. E’ inoltre possibile dotarlo di un sensore che rivela eventuali presenze dinamiche (un bimbo o il gatto) per quando scende e di un rilevatore di peso per quando sale.

Dalla zona notte alla zona giorno: il tavolo è uno di quegli elementi che occupano molto spazio, ma a cui non si può rinunciare. Gli spazi di metratura ridotta che caratterizzano molti appartamenti metropolitani necessitano di soluzioni pieghevoli. Brunner propone Cross Flip, il tavolo pieghevole che si chiude in un attimo e si autoregge anche in posizione verticale, occupando pochissimo spazio. Dalla forma rotonda, è munito di una rotella che permette facili spostamenti. Ancora, Folditure è la proposta che prevede non solo tavoli ma anche sedie leggere e pieghevoli, di diverse dimensioni, che si possono addirittura appendere una volta chiuse. Sia aperte che ripiegate hanno una forma studiata per apportare alla casa un tocco artistico, oltre che mera funzionalità. Tecnologia e decor non sempre vanno d’accordo.

Se la vostra casa in stile classico non riesce ad integrare l’estetica di un maxi schermo al plasma potete rivolgervi a Seura, che ha creato il televisore che scompare e diventa uno specchio quando è spento. Mimetico, di duplice utilità, disponibile in oltre 100 modelli di cornice e in tre misure differenti. A proposito di tv, un classico cruccio estetico è quello della miriade di cavi ad essa collegati: problema che si può risolvere con Ghost Wire di IDTECH Italia, il mobile per televisioni che fa scomparire ogni traccia di collegamenti. Artigianalità italiana per un complemento d’arredo che contiene al suo interno tutti i cavi necessari alla tecnologia di casa, da quello del decoder, al lettore DVD, passando per console varie.

Continuando sul filone ‘cavi ed elettricità’, le prese di corrente sono un classico antiestetico: due le proposte dal mondo del design per camuffarle. C’è Hide (4Box), una presa a muro che prevede una parte piatta (9mm) scorrevole, la quale va a coprire l’incavo in cui si infila la spina: scompare per dare ‘sollievo’ visivo, e aggiunge un tocco di sicurezza alla casa, soprattutto in caso di bimbi. Altra soluzione è Trufig, la soluzione di design che copre le prese di casa come un vero camaleonte, cioè prendendo le sembianze di muri, carta da parati e qualsiasi altra superficie fin nei minimi dettagli.

Last but not least, la grazia estetica di condizionatori e aeratori è tanto discutibile da aver spronato il designer Michael Samoritz a creare Fan (Invisible as fresh air), il ventilatore che si nasconde nella parete, sporgendo di soli 10 mm quando è chiuso. Una sorta di grande mattonella con cornice di LED.