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Una casa di paglia e compost

Case ecologiche: dal Giappone arriva l’abitazione in paglia che si riscalda grazie ai microorganismi del compostaggio

Casa di paglia Waseda University

Le idee per vivere in modo green si moltiplicano di giorni in giorno, i prototipi si rivelano soluzioni efficaci, economiche e durature, dalle opzioni più modeste a quelle sontuose, tanto che viene da chiedersi quanto tempo ancora occorra perché l’edilizia si rivolga direttamente ad esse. Ancora una volta dalla creatività e l’impegno dei giovani architetti arriva un prototipo di abitazione ecosostenibile: ci troviamo in Giappone, dove è sorta una casa di paglia che si riscalda grazie al compost.

Le case di paglia stanno diventando una delle avanguardie dell’edilizia sostenibile, grazie a molteplici fattori che le rendono perfette: costi ridotti, solidità, ottimo isolamento termico e acustico, facilità di costruzione. In Italia, famoso è l’esempio della casa di paglia sorta nel quartiere del Quadraro, Roma. Anche quella in Giappone è una straw house, ed è stata progettata da alcuni studenti dell’Università di Waseda con un valore aggiunto: il riscaldamento proviene dal compostaggio. Il progetto si chiama ‘A recipe to live’ ed è frutto della creatività di Masaki Ogasawara, Keisuke Tsukada and Erika Mikami, che hanno voluto ispirarsi al ciclo delle fattorie. Il tipo di compost che riscalda la casa deriva dalla tecnica del ‘bokashi’, metodo di fermentazione naturale che sfrutta alcuni microrganismi.

Il bokashi è una pratica contadina secolare giapponese, da cui si ottiene terriccio fertile senza produrre cattivi odori: in pratica gli scarti di cibo vengono ricoperti di terra nella quale si trovano i microorganismi della crusca, o della polvere di paglia, i quali permettono una fermentazione anaerobica quasi inodore. E’ grazie a questa fermentazione naturale che la casa di paglia si riscalda fino a 30 gradi per circa quattro settimane; nei mesi freddi la paglia secca viene messa a compostaggio in contenitori acrilici indoor. Durante i mesi caldi invece, la paglia fa da schermo naturale: stipata dentro pannelli trasparenti, si secca e rilascia fresca umidità. ‘A recipe to love’ è stata edificata sulla città costiera di Taiki-cho, Hokkaido.

Non è la prima volta che vengono utilizzati microorganismi viventi per garantire stabilità termica ad un edificio: è di poche settimane fa la notizia della prima casa il cui isolamento termico deriva dai funghi, o per la precisione da una particolare radice che cresce al’interno di pannelli solidificandosi.

 

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